I veterinari giapponesi, insieme ai ricercatori dell'Università di Agraria e Tecnologia di Tokyo, hanno accertato che in Giappone i cani vivono in media due anni più dei gatti. E che sempre più i giapponesi preferiscono tenere animali domestici piuttosto che avere figli.
In media i cani domestici giapponesi vivono 13,9 anni, mentre i gatti 11,9. A cosa sia dovuta tale differenza con l'Europa, dove i gatti solitamente sono più longevi dei cani, nella ricerca non viene precisato. È possibile che la cosa dipenda dalla grande diffusione tra i giapponesi di cani di razze decorative di piccola taglia. Nel complesso gli animali da compagnia giapponesi vivono più a lungo grazie alle vaccinazioni, all'assistenza veterinaria, a un'alimentazione di maggiore qualità e alla diminuzione del numero degli animali randagi.
La quantità degli animali domestici in Giappone è arrivata a quasi 20 milioni di esemplari. Nel Paese del sol levante i gatti e i cani domestici sono quasi 4 milioni più dei bambini, i quali secondo l'agenzia demografica sono 15,9 milioni. I ricercatori spiegano così questo fenomeno: il basso tasso di natalità e l'aumento della longevità tra gli abitanti del paese fanno sì che molti cittadini soli sempre più di frequente decidano di tenere animali domestici.
Negli ultimi anni, oltretutto, sempre più giapponesi in età riproduttiva preferiscono tenere animali domestici piuttosto che avere figli. Di conseguenza, gli addetti al marketing hanno elaborato una moltitudine di articoli per animali da compagnia a imitazione degli articoli per i bambini. L'industria leggera giapponese sta mettendo sul mercato una gran quantità di pannolini per cane, passeggini per animali e altri oggetti con i quali i cittadini soli possano imitare una vita famigliare.
Nel settembre del 2015 è stato reso noto che in Giappone il numero degli ultracentenari per la prima volta nella storia ha superato le 60 mila persone.
Tokyo, Aleksej Usov
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