In Russia entro il 2019 verrà creato un sistema d'identificazione degli animali domestici e d'allevamento. Dei codici di 15 cifre verranno assegnati a cavalli, bovini, cervi, cammelli, volatili domestici, cani e gatti, maiali, conigli, criceti, api e pesci. Un'eccezione sarà costituita dagli animali selvatici, in quanto «vivono nel loro stato naturale in libertà".
Il processo di marchiatura si svolgerà in due fasi. Dal 1° gennaio del 2018 l'ordinanza entrerà in vigore per alcune specie di animali (tra cui cavalli, asini, muli, bovini, cervi, cammelli e maiali), mentre dall'inizio del 2019 per pecore, capre, cani, gatti, volatili domestici, criceti, conigli, api, pesci e altri animali acquatici ‒ riferisce il giornale «Izvestija».
I padroni sono tenuti a registrare i propri animali entro tre mesi dalla nascita o dalla loro entrata nel paese. Nel documento non è precisato se bisognerà marcare anche gli animali nati prima dell'introduzione del provvedimento.
Al ministero dell'Agricoltura hanno raccontato che le norme veterinarie di identificazione e registrazione degli animali al momento sono in fase di approvazione. L'attuazione di tali provvedimenti verrà delegata alle regioni. Altri ministeri si stanno impegnando a redigere una «carta stradale» per l'introduzione dell'identificazione entro il 15 febbraio.
Ricordiamo che nel novembre dello scorso anno il presidente della Russia Vladimir Putin si era espresso a favore degli animalisti che si battono contro gli atti di violenza sugli animali e di un inasprimento della pena per questo genere di crimini. La dichiarazione del presidente era stata preceduta dal clamoroso caso delle due scolare dell'Estremo Oriente, che avevano seviziato degli animali randagi, pubblicando sui social il video con le torture a gatti e cani.
Mosca, Zoja Oskolkova
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