Condannata a cinque anni di carcere ne sconterà solo tre. Evgeniya Vasilyeva, assistente e amante dell'ex Ministro della Difesa della Federazione Russa, Anatoly Serdyukov, è stata incriminata per l'appropriazione indebita di oltre 40 milioni di euro anche se le manovre di speculazione finanziaria sono state finora dimostrate per un importo quattro volte inferiore. La donna, però, resterà dietro le sbarre solo tre anni, in considerazione della detenzione domiciliare alla quale è stata sottoposta durante l'istruttoria. Una condanna troppo mite secondo i detenuti russi, costretti a scontare pene più severe anche per un semplice furto di cellulare o di una gallina.
Il processo per corruzione nella società statale "Oboronservice" è durato anni. Sono stati chiamati a testimoniare l'ex Ministro della Difesa Anatoly Serdyukov, la sua assistente Evgeniya Vasilyeva ed alcuni funzionari di alto livello. Nel corso del dibattimento, Serdyukov fu sollevato dal suo incarico e, successivamente, non avendo subito una condanna penale, è stato prosciolto dalle accuse più gravi.
Evgeniya Vasilyeva
La principale responsabile delle truffe multimilionarie era, in realtà, la sua assistente. Durante la fase istruttoria Evgeniya Vasilyeva si trovava agli arresti domiciliari. Cosa che alla donna non creò grossi problemi, essendo libera di esercitare attivamente il suo impegno artistico, di coltivare il suo interesse per gli oggetti d'arte e dedicarsi alle raccolte di poesie e alle composizioni musicali dedicate a Serdyukov.
Vasilyeva ha decantato le pantofole che lex ministro le ha regalato
Dodici, inizialmente, i capi di imputazione per Vasilyeva, successivamente ridotti a 8. Anche l'ammontare del danno è sceso da 40 a 10 milioni di euro. Per questo l'assistente ha ricevuto una condanna a cinque anni di carcere che ha provocato una forte reazione tra i detenuti russi, i quali, per molto meno, sono costretti a scontare lunghe pene.
Anatoly Serdyukov
Inna Zhogoleva, ad esempio, imprenditrice moscovita e madre di quattro figli, nel 2007 venne condannata a 12 anni di carcere per il furto di 43 mila euro. Secondo quanto emerso dall'istruttoria, la società edilizia di Zhogoleva non onorò i contratti con i clienti, pur avendo incassato i soldi. E solo a fronte di numerose richieste e dopo 4 anni passati in carcere, alla donna è stata concessa la sospensione dell'esecuzione della pena fino ai 14 anni compiuti del figlio.
Gli attivisti per i diritti umani ritengono che il tribunale abbia applicato il «sistema duale», esaminando la causa di loro «clienti» e dell'ex funzionaria del Ministero della Difesa.
Mosca, Zoja Oskolkova
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