L'esperimento unico di ripopolamento artificiale delle tigri dell'Amur nelle regioni dell'Estremo Oriente della Russia, dove questi animali non s'incontravano più da mezzo secolo, è stato ufficialmente definito efficace.
Quasi tre anni fa il presidente della Russia Vladimir Putin partecipò personalmente al ripopolamento delle tigri dell'Amur nella taiga. In particolare, il capo dello stato rimise in libertà tre tigrotti, Borja, Kuzja e Ilona, provenienti da uno dei centri zoologici della regione del Primor'e.
All'incirca un mese dopo, gli specialisti misero in libertà un esemplare maschio, Ustin, e un esemplare femmina, Svetlaja (Chiara). Tuttavia la prima tigre non si è ambientò nelle nuove condizioni. Dapprima Ustin scappò in Cina seguendo la tigre Kuzja. Poi giunse nei pressi della città di Chabarovsk, dove si mise a cacciare cani. Si dovette quindi ricatturarlo. Nuovi tentativi di riportare il felino, potenzialmente conflittuale, nel suo ambiente naturale non ne furono più intrapresi e nel 2015 Ustin venne mandato in uno zoo nel sud della Russia.
Del tutto riuscito è invece il tentativo di far tornare nel suo ambiente naturale la tigre Zoluška (Cenerentola). Già nel 2013 quest'esemplare femmina di un anno e mezzo venne messo in libertà nella riserva naturale «Bastak». La tigre era cresciuta in cattività in un centro di riabilitazione per animali selvatici. L'avevano raccolta che era un cucciolo emaciato. Tuttavia attraverso uno speciale programma gli specialisti sono riusciti a preparare l'animale alla vita nella foresta. Zoluška si è adattata piuttosto velocemente alle nuove condizioni di vita.
Nella stessa riserva naturale si è ambientata anche la tigre maschio di nome Zavetnyj (Recondito), proveniente dal territorio attiguo. Nell'estate del 2016, Zoluška ha figliato due cuccioli. E proprio il buon adattamento dei tigrotti nelle condizioni naturali ha permesso agli zoologi di arrivare alla conclusione che l'esperimento di ripopolamento delle tigri dell'Amur allevate in cattività sta procedendo efficacemente.
A giudicare dai dati delle fototrappole installate nella riserva naturale, i cuccioli di Zoluška da teneri batuffoli cotonosi si sono già trasformati in tigri adolescenti di dimensioni piuttosto grosse. In quanto a misure hanno quasi raggiunto la loro madre e hanno già imparato a cacciare da soli. In seguito si è venuto a sapere che si tratta di due tigri maschio, che sono state chiamate Princ (Principe) e Vostok (Est). A ciascun felino gli zoologi hanno «rilasciato» un passaporto.
Nel frattempo, gli specialisti stanno già osservando come Zokuška sia di nuovo sulle tracce di Zavetnyj. È possibile che tra un po' di tempo la loro famiglia si allarghi ulteriormente.
Le speranze sono inoltre riposte anche su un paio di tigri di un'altra oasi di protezione. Alla tigre Svetlaja, abbandonata da Ustin dopo la sua fuga, si è infatti unito Boris, una tigre maschio liberata nella zona adiacente. Nelle immagini delle fototrappole già si vede come i due grossi felini trascorrano insieme la maggior parte del tempo.
Fonte: Vostokmedia.com
Vladivostok, Zoja Oskolkova
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