Chiunque potrà possedere armi. Dai 18 anni compiuti, nella Repubblica non riconosciuta al Sud-Est dell'Ucraina, sarà autorizzato il possesso di qualsiasi arma da fuoco.
La decisione è stata presa dal capo del Dipartimento del sistema di licenze e permessi del Ministero dell'Interno della Repubblica, Sergei Zlischev, e comunicata dall'«Agenzia di stampa di Doneck».
Dal 25 maggio verrà avviata la registrazione delle armi acquistate, sottratte al nemico oppure ritrovate.
I cittadini potranno intestarsi armi con un regime semplificato, senza cioè particolari attestati medici che certifichino la non dipendenza da droghe o la salute mentale. Per la detenzione di armi da taglio non servirà alcuna registrazione.
Da notare che le autoproclamate repubbliche di Lugansk e Doneck fanno parte del territorio dell'Ucraina dove è vietato non solo il porto di armi da fuoco, ma anche di quelle traumatiche di difesa per la quali serve uno speciale permesso concesso solo a certe categorie di persone: giudici, attivisti per i diritti umani, parlamentari, giornalisti. In pratica, a coloro i quali serve protezione a causa della professione svolta.
La questione della legalizzazione del porto d'armi per i cittadini ucraini è stata affrontata anche in passato, prima del Maidan, dal Governo.
L'Associazione ucraina dei possessori d'armi ha preparato un'iniziativa pubblica per la sensibilizzazione, spinta dalla necessità di aprire un dibattito sulla legge relativa alla circolazione delle armi nel Paese. Un provvedimento che si rende sempre più necessario dal momento che si registra un costante aumento dei crimini.
Doneck, Zoja Oskolkova
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