«Deceduto» per un errore burocratico. Il pensionato di Kemerovo, dichiarato morto dal Governo, è ricorso alle vie legali, chiedendo un risarcimento per le sofferenze morali. Ora il nonno riceverà 2 mila euro.
Vladimir Frolov, questo il nome del pensionato, ha appreso della sua «morte» grazie ad un avviso di sospensione dell'erogazione della pensione. A seguito del ricorso si è chiarita la causa del malinteso: un banale errore burocratico dovuto ad un rapporto della polizia, che, poco tempo prima, aveva rinvenuto il cadavere di un altro Vladimir Frolov, omonimo, anch'egli abitante in città.
Il pensionato è stato costretto a rivolgersi al tribunale che ha immediatamente avviato il riconoscimento, «riportandolo in vita». L'uomo, però, ha deciso di chiedere il risarcimento per il danno morale subito, quantificandolo in circa 25 mila euro. Ma il giudice ha disposto che il Governo, al nonno, dovrà riconoscerne solo 2 mila. I poliziotti che hanno confuso i due Frolov hanno subito provvedimenti disciplinari.
Kemerovo, Zoja Oskolkova
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