L'insegnante di ginnastica di una scuola di provincia del Kazakistan ha rapito un'alunna dell'istituto superiore in cui insegnava per sposarla. I genitori della ragazza hanno presentato una denuncia alla polizia e ora l'uomo finirà in carcere con l'accusa di sequestro di persona.
In Kazakhstan, questo fenomeno è chiamato il matrimonio «di ratto» e viene considerato una tradizione antica, con probabile riferimento al «ratto delle Sabine». Ma la società moderna non accetta tali forme di violenza e prepotenza nei confronti delle persone. Per questo le autorità stanno usando il pugno duro a livello nazionale per stroncare il fenomeno.
Nelle grandi città i giovani già da tempo hanno abbandonato questa usanza che non cessa, però, di esistere nei villaggi e nei piccoli paesi dove trovare una sposa in questo modo è considerato ancora normale.
La pensava così, infatti, il malintenzionato di 25 anni, quando con i suoi tre amici ha rapito la ragazza. I genitori dell'alunna 17enne non hanno gradito e si sono rivolti alla polizia, presentando una regolare denuncia e facendo scattare l'arresto per il rapitore. Secondo la legge della Repubblica, il sequestro di persona è punito con la reclusione da quattro a sette anni.
Occorre sottolineare come il matrimonio «di ratto» esista ancora anche nel vicino Kyrghyzstan, dove, secondo le forze d'ordine, ogni anno vengono rapite circa 12 mila ragazze, costrette poi a sposarsi contro la loro volontà.
Astana, Zoja Oskolkova
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