Il rettore di una delle università di Mosca ha proposto di insegnare agli alunni russi «il modo corretto» di giudicare l'attualità politica . È possibile che già in un prossimo futuro i ragazzi saranno obbligati ad attendere di mini-lezioni sulla situazione internazionale per dare loro la chiave di lettura «giusta» degli avvenimenti in corso su scala globale. Tuttavia l'idea ha suscitato una reazione ambigua da parte dei legislatori e del pubblico.
Secondo il direttore dell'Università Statale per le Relazioni Internazionali di Mosca Anatoly Torkunov, adesso gli alunni ricevono una quantità enorme di informazioni disgiunti. Sarà giusto aiutare i ragazzi a catalogare tali informazioni, collocandole in un contesto storico ben preciso. Il rettore ha anche suggerito i possibili nomi per questi mini-lezioni: «Con la Russia in giro per il mondo», «Il diario Internazionale», «Il mondo in 15 minuti».
Nel frattempo, le opinioni dei membri delle Commissioni Parlamentari della Duma di Stato in questa materia sono discordanti. Cosicché uno dei deputati ha sostenuto l'iniziativa, sottolineando che gli insegnanti devono tenere discussioni sulle questioni politiche di attualità per tutti coloro che lo desiderano.
Un altro rappresentante del Parlamento Russo invece ha dichiarato che non è possibile dettare alla scuola le regole e le modalità, che gli insegnanti dovrebbero utilizzare nel loro lavoro. Inoltre, già ora ci sono le lezioni facoltative ed attività extrascolastiche, che possono essere utilizzate per far luce sulle questioni della politica interna ed estera della Russia.
A sua volta, il capo dell'Unione dei Giornalisti di Mosca Pavel Gusev ritiene, che tali mini-lezioni porteranno solo confusione nella mente dei ragazzi. «Ogni persona, ogni insegnante interpreta le notizie in modo diverso. Tutti hanno la propria posizione al riguardo della situazione in Crimea e in Ucraina. Perciò, una tale iniziativa può far più male, che bene» – ha concluso l'esperto.
Mosca, Zoja Oskolkova
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