Le forze dell'ordine hanno smascherato un intero impero del sesso a Mosca con decine di prostitute sul libro paga, «call center» e milioni di euro di entrate. Sono stati arrestati 37 membri di un associazione per delinquere di stampo mafioso. Tra di loro capo redattore della «Flirt» e suo marito.
Larresto della redattrice capo della rivista «Flirt»
I coniugi, ritenuti i principali sospettati, sono stati arrestati la mattina presto. Le forze dell'ordine «hanno tirato fuori dal letto» la donna nel suo appartamento di cinque stanze nel centro di Mosca. Lì c'era anche sua figlia di soli due anni e mezzo. I giudici tutelari hanno subito disposto di portar via la bambina, senza dare la possibilità di consegnarla alla tutela della nonna.
Secondo l'avvocato della coppia, il capofamiglia Dmitry Zyablitsev svolgeva l'attività legittima. «La rivista «Flirt» è un mass media registrato ufficialmente, abbiamo vinto tutte le cause precedenti, e la rivista ha il diritto di esistere» – ha spiegato l'avvocato.
Secondo la polizia, i membri di un'associazione criminale, con la pubblicità di servizi di natura sessuale nella rivista «Flirt» e sul sito web, che in realtà era la sua versione elettronica, hanno messo in piedi una gigantesca catena del sesso meretricio. Inoltre la rivista «Flirt», con una tiratura cartacea di centinaia di migliaia di copie e, in più la versione elettronica online, servivano semplicemente come un'esca pubblicitaria per le professioniste del sesso a pagamento.
La «Flirt» veniva messa sotto i tergicristalli delle auto parcheggiate
Gli agenti della polizia hanno perquisito la tipografia dove si stampava la «Flirt», e anche nove locali a Mosca (i cosiddetti «call center»). Hanno sequestrato le banche dati dei clienti delle prostitute e dei bordelli camuffati.
Secondo gli inquirenti, gli operatori dei «call center» fornivano ai clienti informazioni su indirizzi dei bordelli, che collaboravano con il proprietario della rivista, che a sua volta si prendeva il 30% del prezzo pattuito per prestazioni sessuali. Nell'appartamento dove abitavano i principali sospettati, sono state sequestrate circa 40 mila euro.
Mosca, Zoja Oskolkova, Viktor Kravchenko
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