Una donna residente nella regione di Krasnodar è stata riconosciuta deceduta nel 2007. Più tardi si è scoperto che la donna è viva e vegeta, e che c'è stato un errore burocratico. Tuttavia, per dimostrare di essere ancora in vita alla pensionata ci sono voluti sette anni.
Secondo la polizia, la donna 63enne era stata «seppellita» già nel settembre 2007. Hanno scambiato un corpo senza vita non identificato per quello della pensionata, annoverata così tra i «morti». Gli addetti dell'ufficio dell'anagrafe hanno indicato nell'atto del decesso il cognome, il nome, il patronimico e la data di nascita della persona.
La donna si era rivolta a varie autorità e correva da un funzionario all'altro con la richiesta di correggere l'errore e riconoscerla ufficialmente viva, solo che questa storia si era arenata per sette anni.
Dallo scorso agosto però alla donna è stato bloccato il pagamento della pensione. Allora in questo caso è intervenuta la procura regionale. Di conseguenza, il certificato di morte è stato annullato e la pensionata ha ricevuto tutti i pagamenti arretrati dovuti.
Krasnodar, Zoja Oskolkova
© 2015, «New Day – Italia»