I condannati per il terrorismo e l'estremismo religioso devono essere tenuti separati dagli altri detenuti per prevenire la radicalizzazione della popolazione carceraria e il reclutamento dei proseliti. Questa opinione è stata espressa dal capo del governo del Kirghizistan Temir Sariyev.
Secondo lui, nel paese deve essere costruita una prigione separata per i condannati per l'estremismo religioso, perché loro stanno attivamente reclutando pregiudicati nelle proprie file.
«La comunella tra gli estremisti religiosi ed i criminali comuni si trasforma in un cocktail terribile. Il risultato di questa combutta l'abbiamo visto a Biškek la scorsa settimana, quando i servizi segreti hanno liquidato un gruppo di rappresentanti di un'organizzazione terroristica internazionale, tra i membri della quale c'erano anche i criminali comuni, che sono passati sotto la bandiera dell'ISIS» – ha detto Sariyev.
Il primo ministro ha sottolineato che la detenzione separata dei condannati per l'estremismo religioso consentirà di evitare la radicalizzazione religiosa del resto della popolazione carceraria.
Secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine kirghise, attualmente in Siria e in Iraq nelle file degli estremisti islamici combattano 422 cittadini del Kirghizistan, comprese anche 55 donne.
Secondo la polizia, proprio nel sud del Kirghizistan è stato registrato il maggior numero di casi di reclutamento dei cittadini per combattere dalla parte dei gruppi di estremisti islamici in Siria e in Iraq. Perciò la questione di isolamento dei prigionieri, detenuti in attesa di giudizio o condannati in via definitiva per l'estremismo religioso, è in fase di discussione già da molto tempo.
Biškek, Zoja Oskolkova
© 2015, «New Day – Italia»