Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha annullato l'ordinanza del suo predecessore Anatoly Serdyukov di dismissione di quattro treni blindati speciali, in dotazione delle Forze Armate russe.
Nati nel XIX secolo sulle ferrovie del Sudafrica, i treni blindati sono sopravvissuti a due guerre mondiali, alle battaglie della Guerra Civile nell'Impero russo in rotta, che era il loro periodo di gloria, dopodiché sono risorti dalle ceneri nell'era nucleare per cadere di nuovo in disuso con il crollo dell'impero sovietico. L'era dei treni blindati era di breve durata, alla metà del secolo scorso hanno lasciato il palco, perché non erano riusciti a far fronte alla concorrenza dei carri armati.
Dopo la dismissione dei treni blindati in deposito sono rimaste solo le locomotive blindate
Già all'inizio degli anni 2000 sembrava che il comando dell'Arma Ferroviaria russa avesse completamente rinunciato all'acquisto di nuovi treni blindati per armare le loro unità. Ci si aspettava che i treni speciali già esistenti «Bajkal», «Terek», «Amur» e «Don» venissero dismessi nel 2015.
Piattaforma blindata del treno speciale «Terek»
Dopo la fine della campagna militare russa in Cecenia il ministero della Difesa ha deciso che l'utilizzo dei treni blindati non fosse conveniente, e il ministro della Difesa Anatoly Serdyukov ha impartito l'ordine di smantellare le armi dai treni blindati e di mettere il parco rotabile fuori servizio, lasciandolo però in stato di conservazione. Secondo la decisione personale del ministro della Difesa in carica Sergei Shoigu però i treni blindati speciali devono rimanere in dotazione dell'Arma Ferroviaria russa.
Vagone blindato del treno speciale «Bajkal»
Va notato che durante la Guerra Civile sul territorio dell'ex impero russo sono stati costruiti e utilizzati sui campi di battaglia oltre 400 vari treni blindati: è il primato mondiale. Anche se alcuni treni avessero la struttura primitiva, di solito venivano costruiti in depositi ferroviari o in piccole officine, spesso anche senza disegni.
Treno blindato costruito nell'officina di Bryansk
Nonostante il fatto che i treni costruiti in fretta e furia avessero la struttura piuttosto primitiva e le armi di piccola potenza, la loro partecipazione alle battaglie era molto efficace. Conducendo operazioni militari e fornendo il supporto di fuoco all'esercito in aree adiacenti alle linee ferroviarie, i treni blindati hanno dimostrato la loro elevata efficacia.
Treno blindato costruito nell'officina di Sormovo a Nižnij Novgorod
Tuttavia, già il primo utilizzo dei treni blindati nei combattimenti ha dimostrato i loro difetti: una struttura ingombrante, scarsa mobilità, scomodità al comando del fuoco, piccola potenza delle armi, soprattutto di carrelli di servizio a motore da combattimento, costruiti nelle officine di Vologda, Kiev e Odessa. In caso di danneggiamento della linea ferroviaria o della locomotiva, il treno subito diventava un bersaglio immobile per le artiglierie nemiche.
Il treno blindato pesante durante le esercitazioni di tiro negli anni 1931-1932
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale è diventato chiaro che l'artiglieria ha raggiunto un tale livello di sviluppo, che pure i treni blindati ben protetti potrebbero essere equiparati ai mezzi blindati leggeri. Inoltre, il treno in tutto e per tutto dipende dai binari ferroviari, ciò che riduce notevolmente la sua mobilità. Anche l'aviazione si era ben sviluppata: per i suoi mezzi di distruzione i treni blindati non erano più un obiettivo difficile.
L'utilizzo dei treni blindati nel Caucaso del Nord
L'ultima volta quando i treni blindati russi sono stati utilizzati era la guerra in Cecenia. Durante l'operazione antiterrorista nel Caucaso del Nord (dal 2002 al 2009) i treni blindati sono stati utilizzati per la ricognizione dei binari ferroviari. Nel caso in cui gli artificieri trovavano sotto i binari una carica esplosiva, la facevano saltare a distanza di sicurezza dal treno, e i binari danneggiati venivano sostituiti. Sui tronchi di ferrovia più pericolosi i treni blindati andavano davanti ai convogli carichi di soldati e armamenti.
Mosca, Zoja Oskolkova
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