Norvegia, Groenlandia, Canada, Stati Uniti e Russia hanno convenuto sul fatto che il cambiamento climatico è la principale minaccia alla conservazione degli orsi polari e hanno deciso di coordinare nei prossimi dieci anni le sue azioni per salvare il più grande predatore terrestre del pianeta.
Secondo gli scienziati, oggi ci sono circa 25 mila orsi polari in tutto il mondo. I biologi ammettono che è impossibile indicare una cifra esatta.
L'accordo firmato dai cinque paesi ha un obiettivo globale. «L'obiettivo è attirare l'attenzione del mondo sul problema dell'Artico e degli orsi polari, e, quindi, sulla necessità di cooperazione tra tutti i paesi del mondo per ridurre le emissioni di gas serra» – ha detto Ellen Hambro, responsabile dell'Agenzia norvegese per la protezione dell'ambiente.
Oltre ai problemi ecologici, gli orsi polari sono minacciati dai turisti. A causa della condotta impropria degli ospiti di vari «habitat degli orsi polari» soffrono sia gli esseri umani, che gli animali. Nel 2011 uno studente britannico è morto dopo un'aggressione da parte di un orso polare. Quest'anno un turista ceco è stato ferito dopo l'attacco del predatore, e in seguito è stato necessario abbattere l'orso.
Il piano delle azioni per la conservazione degli orsi polari, presentato dalla Norvegia, prevede tra le altre attività anche il lavoro educativo con i rappresentanti del settore del turismo.
Oslo – Mosca, Zoja Oskolkova
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