Oltre 200 carcasse di cornacchie hanno trovato abitanti locali nel cimitero cittadino di Taganrog. Gli uccelli sono morti tutti insieme d'un colpo in volo, cadendo sulle tombe cimiteriali. I servizi veterinari locali hanno subito effettuato dei test per appurare la causa di questa misteriosa morìa di massa delle cornacchie.
A sporgere la denuncia al servizio veterinario è stato il direttore del cimitero municipale, il quale ha comunicato che le carcasse degli uccelli morti si sono ammucchiate, ricoprendo l'intera superficie del cimitero. L'analisi del materiale patologico ha dimostrato che non è stato un virus a causare una misteriosa morìa dei volatili.
I veterinari ipotizzano che sono stati fertilizzanti, utilizzati da alcuni agricoltori locali, a provocare la morte delle cornacchie. Con ogni evidenza, lo stormo degli uccelli è stato travolto da una nube di sostanze chimiche alzate dal vento dai campi coltivabili, e i pennuti sono stati avvelenati.
A causa di un pericolo ambientale è stata disposta la distruzione delle carcasse degli uccelli morti: complessivamente sono stati cremati 211 uccelli, il cui peso totale ammontava a 70 chili. Per una macabra coincidenza la morìa di massa degli uccelli è avvenuta alla vigilia della «Domenica del salice» (nella chiesa cattolica è la «Domenica delle palme», quest'anno secondo la tradizione ortodossa basata sul calendario giuliano corrispondeva alla Pasqua cattolica), quando, secondo la tradizione della chiesa ortodossa russa, i familiari si recano nei cimiteri, portando sulle tombe dei cari estinti ramoscelli di salici appena sbocciati.
Taganrog, Vsevolod Gnetii
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