Nell'Estremo Oriente russo c'è stata una forte tempesta. Di conseguenza, le onde, che per due giorni di seguito si sono abbattute sulle spiagge di sabbia di Primorye, hanno portato sulla riva assieme alle alghe tantissimi molluschi. I residenti locali si sono lanciati subito alla raccolta dei frutti di mare.
Tra le alghe, che hanno riempito la riva, si potevano trovare tante cozze, vongole e trepang. Nei mercati locali queste prelibatezze costano una fortuna. Perciò, i residenti locali cercano di rifornirsi del raccolto marino per il futuro. La laminaria viene conservata sotto sale, di trepang fanno la skobljanka (piatto tipicamente russo) e le vongole vengono congelate.
I «cacciatori» di frutti di mare più esperti indossano le tute di gomma. Aspettano un'onda e, quando essa si ritira dalla riva, corrono dietro, tirando fuori dalla sabbia le conchiglie.
Tanti si lamentano che, a differenza di cozze e altri frutti di mare, quest'anno le vongole sono pochissime, tuttavia, proprio questo mollusco è considerato il re della cucina di Primorye. La parte commestibile delle vongole è il muscolo tondo che chiude le valve della conchiglia. La carne del mollusco è squisita e tenera. Nei mercati locali il prezzo al chilo parte da un minimo di 15 euro, mentre nei negozi di Mosca le vongole fresche costano già 65 euro al chilo.
Vladivostok, Ekaterina Rudnik
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