Degli archeologi subacquei hanno fatto una nuova scoperta nelle vicinanze dell'isola di Anticitera, dov'era stata rinvenuta la celebre Macchina di Anticitera, il computer degli antichi greci. Essi hanno ritrovato nella stiva di un antico vascello i resti di un presunto membro dell'equipaggio di quella nave. Presto si potranno venire a sapere alcuni dettagli della vita del potenziale proprietario della Macchina.

Le ossa umane sono state ritrovate dall'archeologo subacqueo dell'Istituto di Oceanografia Woods Hole (USA) Brendan Foley e dai suoi colleghi. Questi resti ‒ il teschio, alcuni denti, le ossa delle mani, le costole e i peroni ‒ erano seppelliti sotto quasi un metro e mezzo di cocci di ceramica e di sabbia, e gli archeologi, come ha detto Foley, non si aspettavano proprio di fare una simile scoperta. L'età delle ossa, secondo la stima degli storici, supera i duemila anni.

Dopo aver fatto l'inaspettata scoperta, gli archeologi hanno chiesto aiuto a dei paleogenetisti danesi che nel recente passato erano riusciti a separare e leggere il gene di un cavallo di quasi un milione di anni di età. Dato che le ossa hanno trascorso tutto questo tempo sott'acqua, i genetisti all'inizio avevano dubitato di poter separarne anche minuscoli frammenti di DNA, e tuttavia il primo esame ha mostrato che esse si trovano in uno stato relativamente buono.

Adesso gli scienziati sono in attesa dell'autorizzazione del governo greco per eseguire un'analisi che permetta di stabilire l'appartenenza etnica del defunto navigatore. Dalle stime dei paleogenestisti del Museo di storia naturale della Danimarca, i primi risultati saranno noti una settimana dopo il rilascio dell'autorizzazione, e se nelle ossa verrà trovato del DNA, allora i segreti dell'equipaggio della nave di Anticitera verranno alla luce nel corso di qualche mese.

Aggiungiamo che la Macchina di Anticitera ‒ una delle più sorprendenti scoperte nella storia dell'archeologia e della storia della Grecia antica ‒ fu ritrovata all'inizio del secolo scorso, nel 1901, quando dei sommozzatori rinvennero lo scafo di una nave antico romana nelle vicinanze delle rive dell'isola di Anticitera. Nella stiva del vascello avevano trovato un apparecchio meccanico composto da decine di ruote dentate e quadranti, che venne chiamato «Macchina di Anticitera».

La funzione precisa di questo «gadget» dell'antica Grecia rimane materia di discussione tra gli scienziati, anche se la maggioranza degli storici presuppone che la Macchina rappresenti il primo computer della storia, una sorta di calcolatore che i suoi proprietari usavano per stabilire la posizione dei pianeti nella volta celeste e per effettuare altri calcoli astronomici.

Atene, Ivan Gridin

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