Gli operatori faunistici della regione di Kaliningrad hanno salvato uno stormo di cigni che, sfiniti dalla stanchezza, sono caduti nel territorio di una stazione di servizio. Due degli uccelli sono morti in seguito all'impatto, mente un altro ha riportato delle ferite.
Della caduta dello stormo nel territorio della stazione di servizio agli operatori del centro di ricovero per animali lo hanno riferito dei testimoni. «Ci hanno comunicato che uno dei cigni si era schiantato a morte, due erano feriti e altri quattro o cinque erano ancora vivi» ‒ ha raccontato uno degli operatori faunistici. E arrivati sul posto hanno effettivamente trovato sei monticelli bianchi. Appallottolati nella neve c'erano sei cigni, tra cui un cucciolo grigiastro. Ricordiamo che i cigni mutano il piumaggio grigio in bianco solamente verso i tre anni.
Per un po' di tempo gli operatori hanno pensato come fosse meglio agire: portare i cigni al centro di ricovero oppure non toccarli. Visto che tra gli uccelli ce n'erano effettivamente di feriti, bisognava assisterli a livello medico. Ma dato che questi cigni si erano riuniti in stormo per la migrazione, non li si poteva separare. E dunque bisognava portarli al centro di ricovero tutti insieme. Ma acchiapparli non è stata una cosa semplice.
La resistenza più accanita agli operatori l'ha fatta il cigno che si era ferito una zampa. Con le ultime forze si è alzato in volo, sfuggendo ai soccorritori, ed è riatterrato dall'altra parte della stazione di servizio. Gli operatori del centro di ricovero hanno lasciato per un po' il cigno in pace e poco dopo sono riusciti ad acchiapparlo.
Dopodiché gli operatori hanno raccolto i corpi dei due uccelli morti. Durante la visita sulla zampa di uno dei cigni è stato trovato un anello identificativo di Kaunas, in Lituania. Gli operatori hanno intenzione di scoprire quale sia esattamente l'organizzazione che ha inanellato il cigno per poter comunicarle della morte dell'uccello.
Attualmente i cigni salvati si trovano in uno speciale ricovero per uccelli, dove riprendono forze, mangiano, dormono, riposano e si riscaldano. In seguito si troveranno davanti a una scelta: chi vorrà, volerà via, chi non ce la farà, potrà rimanere fino alla piena guarigione.
Kaliningrad, Zoja Oskolkova
© 2016, «New Day – Italia»