A un nativo dell'Udmurtia, che aveva perso la memoria un quarto di secolo fa, è stato restituito il suo vero nome e rilasciato un nuovo passaporto. Il giovane non era tornato a casa dal servizio militare poiché aveva dimenticato chi fosse e da dove venisse.
Vladimir Vachrušev è nato nel villaggio di Malaja Purga, nella Repubblica udmurta, e in gioventù prestò servizio militare nell'esercito sovietico. La naia la fece in Lettonia, da dove stava tornando a casa nel 1992. Sulla strada del ritorno, in treno, venne riempito di botte da degli sconosciuti e perse la memoria. I documenti glieli portarono via e lui, a causa del trauma subito, si dimenticò completamente dove e da chi stesse andando.
Gli anni successivi, di vita «senza memoria», Vladimir li ha trascorsi in Abcasia, dove ha vissuto con il nome di Vitalij. Tuttavia un anno fa gli è capitato un incidente e d'improvviso si è ricordato chi fosse e da dove venisse. Vachrušev si è rivolto alla polizia, chiedendo di rifare i suoi documenti; sono però sorte delle complicazioni poiché dieci anni fa era stato ufficialmente dato per morto.
La polizia ha svolto una serie di pratiche per accertarne l'identità e attribuirgli la cittadinanza. Sono stati effettuati dei controlli, interrogati dei testimoni, interpellati diversi enti.
Alla fine gli agenti di polizia sono riusciti a documentare che l'uomo è un cittadino della Federazione russa. Nei giorni scorsi Vladimir ha ricevuto un nuovo passaporto con il suo vero nome.
Iževsk, Zoja Oskolkova
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