È stata chiamata dagli archeologi «Sacro Graal» un'urna rituale cineraria d'argilla ritrovata nel sepolcro della misteriosa cultura Okunev dell'età del bronzo (fine del III millennio a.C.).
La spedizione dell'Accademia russa delle scienze e della Società geografica russa ha effettuato degli scavi nel sepolcro di Itkol' II, in Chakassia, e ha rinvenuto una sepoltura intatta di una donna e di un bambino, oltre a moltissimi altri oggetti. Tra i reperti ritrovati vi sono ciondoli di denti di animali, oggetti in osso e in corno, vasellame, un agoraio con aghi di osso, un coltello di bronzo e migliaia di perline con cui erano decorate le vesti e la «sacra coppa».
A giudicare dal ricco inventario sepolcrale, la donna occupava un posto di rilievo nella società. L'urna cineraria, decorata con immagini del sole, consente di datare l'intero filone dell'antica arte figurativa della cultura Okunev, fenomeno unico all'epoca della prima età del bronzo nella Siberia meridionale.
Questa cultura ha lasciato una vasta eredità artistica. Grazie ai nuovi ritrovamenti, si può capire che tali raffigurazioni sono state fatte proprio dai rappresentanti della cultura Okunev e si può precisare l'epoca della creazione degli artefatti.
Studiando i monumenti dell'epoca del bronzo sul lago Itkol', gli studiosi hanno ricostituito il panteon degli dei venerati dalle genti della cultura Okunev. Tra di essi vi sono uccelli, animali, creature antropomorfe. La cosa più enigmatica è il fatto che, a quanto pare, i rappresentanti della cultura Okunev siano affini agli indiani d'America.
Abakan, Zoja Oskolkova
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