Le forze armate americane hanno colpito il complesso di gallerie dei combattenti dello Stato islamico (ISIS, organizzazione proibita nella Federazione russa) in Afghanistan. La BBC riferisce che in conseguenza dell'attacco sono morti 36 terroristi e che nessun civile è rimasto ferito. Sotto l'etichetta della lotta al terrorismo gli USA, a quanto pare, hanno bombardato il sistema di grotte la cui costruzione venne finanziata dalla CIA negli anni Ottanta. Lo ha affermato l'ex agente dei servizi speciali americani Edward Snowden sulla sua pagina Twitter.
In questo attacco gli USA hanno sganciato una bomba GBU-43, che al Pentagono chiamano «la madre di tutte le bombe». Essa è lunga più di nove metri, ha un diametro di più di un metro e pesa 9,5 tonnellate. La potenza dell'esplosione è equivalente a 11 di tonnellate di tritolo. In tutto gli USA di queste bombe ne hanno 15.
Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che la missione è stata un grande successo che ha dimostrato la fedeltà degli USA alla promessa di distruggere il gruppo terroristico. Da notare che la GBU-43 è stata sganciata per la prima volta nella storia. L'ente militare americano ha pubblicato un video con i test della «madre di tutte le bombe».
Video con i test della «madre di tutte le bombe»
Secondo il ministero della Difesa dell'Afghanistan, in conseguenza dell'attacco americano sarebbero morti 36 terroristi dell'ISIS e inoltre sarebbe andato distrutto un deposito segreto di armi. I militari americani hanno coordinato le loro azioni con le autorità locali per evitare di fare vittime tra la popolazione civile.
Ne frattempo, l'ex collaboratore della CIA Edward Snowden, che al momento risiede in Russia per nascondersi dalle autorità americane, ha dichiarato che i militari degli USA hanno bombardato le grotte di Tora-Bora che loro stessi avevano aiutato a costruire negli anni Ottanta per contrastare il limitato contingente delle forze armate sovietiche in Afghanistan. «E noi bombardiamo questi sistemi di tunnel sotterranei dei mujaheddin? Che noi stessi abbiamo pagato per loro» – ha scritto Snowden, riportando poi un estratto di un articolo del «New York Times» in cui si racconta del complesso di grotte nella provincia di Nangarhar. «Tora-Bora era una base fortificata... un complesso costruito per i mujaheddin, in parte finanziato dalla CIA» – si dice nella pubblicazione.
Snowden è arrivato in Russia nel 2013, in teoria di passaggio. Tuttavia il suo passaporto era stato annullato dalle autorità statunitensi, e alla fine, impossibilitato a lasciare il paese, ottenne asilo temporaneo in Russia. Il 1° agosto del 2014 a Snowden è stato rilasciato il permesso di soggiorno sul suolo russo per altri tre anni. Il governo degli Stati Uniti insiste sul fatto che Snowden, per aver pubblicato delle informazioni segrete, debba essere processato da un tribunale statunitense.
Kabul, Zoja Oskolkova
All'agente speciale americano è stato prolungato il permesso di soggiorno in Russia ►
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