I ricercatori americani hanno fatto un passo significativo per risolvere il problema della sopravvivenza dei bambini prematuri. Gli scienziati hanno inventato un utero artificiale in grado di prolungare l'attività vitale del feto a partire da un'età di 23 settimane. Gli esperimenti sugli agnelli hanno dato risultati stupefacenti.
L'invenzione degli scienziati dell'ospedale pediatrico di Filadelfia rappresenta una borsa di plastica piena di una miscela di acqua calda e sali simile per la sua composizione al liquido amniotico che circonda l'embrione nell'utero in condizioni naturali. Lo ha riportato la BBC. Nell'utero artificiale viene mantenuta la circolazione costante della miscela, garantita dall'immissione ininterrotta di ossigeno e di sostanze nutritive.
Gli agnelli prematuri messi nell'utero artificiale dopo quattro settimane hanno cominciato a respirare autonomamente. La maggior parte delle cavie è sopravvissuta ed è stata nutrita artificialmente. Alcuni animali si è dovuto però sopprimerli per studiare dettagliatamente lo stato del loro cervello e degli organi interni che si stavano sviluppando in un ambiente artificiale.
Gli scienziati sperano che la loro scoperta possa in futuro aiutare la gestazione dei bambini prematuri. Attualmente i bambini che vengono alla luce anzitempo vengono tenuti nelle incubatrici neonatali, collegate a degli apparecchi che consentono la ventilazione artificiale dei polmoni. Tuttavia i neonati di meno di 23 settimane non hanno praticamente chance di sopravvivere, mentre dopo le 25 settimane la percentuale di sopravvivenza è dell'80%. I ricercatori prevedono di iniziare a sperimentare sull'uomo la loro invenzione tra qualche anno.
Filadelfia, Ivan Gridin
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