Il cittadino giapponese Tetsuya Abo già da due mesi che vive all'interno dell'aeroporto Sheremetyevo di Mosca. La direzione dell'aeroporto non ha niente da rimproverare al giapponese: l'uomo vive con i propri mezzi e non viola le leggi russe.
Il 36enne Abo è arrivato a Mosca l'1 maggio scorso con il visto turistico, che è già scaduto. Il 29 maggio lui doveva tornare a Tokyo, è passato al check-in per il suo volo, ha ottenuto la carta d'imbarco, ma ha deciso di rimanere nella sala partenze.
Il giapponese ha raccontato ai mass media russi, che a Tokyo ha lavorato come giornalista ed è stato costretto a pubblicare le «bugie americane». Avrebbe anche finito in galera per le sue idee. Perciò Abo non vuole tornare a casa e chiede l'assistenza per ottenere la cittadinanza russa.
Il portavoce di Sheremetyevo ha comunicato che, secondo la legge, non c'è alcun motivo per poter espellere l'uomo dalla zona internazionale dell'aeroporto e spera che le autorità competenti risolvano la questione di soggiorno di Abo.
Una storia simile è accaduta nel 2013, quando nella zona di transito di Sheremetyevo per circa sei settimane ha vissuto l'ex dipendente dell'Agenzia per la sicurezza nazionale (NSA) degli Stati Uniti e della CIA Edward Snowden. Washington perseguiva Snowden per la divulgazione di informazioni riservate, ma poi all'uomo è stato concesso l'asilo temporaneo in Russia e, successivamente, anche il permesso di soggiorno. Nel caso di un suo ritorno in patria Snowden rischierebbe il procedimento penale per l'accusa di spionaggio e divulgazione di un segreto di Stato.
Mosca, Zoja Oskolkova
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