Nella parte orientale di Berlino si terrà l'operazione speciale il cui scopo è l'estrazione dalla terra della testa del monumento a Lenin dal peso di tre tonnellate. Per dissotterrare i frammenti del monumento al leader del proletariato mondiale allo scopo della sua successiva consegna al museo c'è voluto il trasferimento altrove di una colonia di lucertole rare.
È significativo che nessuno dei giornalisti sia stato chiamato agli scavi e tutte le richieste di immortalare il momento dell'estrazione del monumento dalle viscere della terra siano state respinte. Ai più curiosi è stato proposto di aspettare fino alla primavera del 2016 e di ammirare la testa di Lenin nella Cittadella di Spandau.
Tuttavia, non c'è alcun dubbio che l'operazione di scavo del monumento sarà avviata nei tempi previsti. Le autorità di Berlino hanno già incaricato una ditta specializzata per dissotterrare e consegnare al museo la statua di Lenin. Inoltre, sulla collina dove è sepolta la testa in granito, si è procreata una rara specie di lucertole, e i biologi hanno organizzato una vera e propria operazione per la cattura degli anfibi unici nel loro genere e il loro trasferimento altrove per non turbarli durante gli scavi.
C'è da ricordare che il monumento di 19 metri d'altezza realizzato da Nikolai Tormsky, in granito ucraino, ha dominato la Piazza di Lenin nella capitale dell'allora Germania d'Est per quasi 40 anni. Dopo l'unificazione della Germania e il cambio del nome della piazza dedicata successivamente alle Nazioni Unite, il monumento è stato smontato e tagliato in 129 pezzi. Finora il luogo di sepoltura è stato tenuto segreto. Come si è scoperto più tardi, i frammenti del monumento non si trovavano a tanta profondità, ma erano solo leggermente coperti da terra e mattoni rotti. Tuttavia, l'operazione è ostacolata dal peso eccessivo della testa di Lenin che è di circa 3,5 tonnellate.
Lo status di culto del monumento a Lenin in stile realismo socialista è solo aumentato dopo che fosse stato mostrato nel film «Good Bye, Lenin!» del 2003, campione d'incassi al botteghino, nel quale è stato portato via in elicottero. Il film racconta una storia tragicomica di un ragazzo che sta cercando di convincere sua madre, entrata in coma prima della caduta del muro di Berlino, che il vecchio regime, di cui era una fervente sostenitrice, vive e vegeta.
Una scena del film «Good bye, Lenin!»
Dieci anni fa, secondo i mass media tedeschi, c'erano già stati i tentativi di estrarre dalla terra i pezzi del monumento. Presumibilmente, «cacciatori di pezzi nostalgici» avrebbero trovato il luogo di sepoltura e avrebbero cominciato a spezzettare la statua per rivenderla come souvenir. Nello stesso tempo in Germania si sono levati gli appelli di restituire la statua di Il'ič al suo sito storico.
Berlino, Zoja Oskolkova
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