Il Patriarcato di Mosca della Chiesa ortodossa russa è disperato: non si riesce a trovare un sacerdote per guidare i fedeli parrocchiani nella città di Tiksi, la più settentrionale della Russia, appartenente alla diocesi di Yakutia e Lena.
La città di Tiksi si trova oltre il Circolo Polare Artico, la temperatura media in inverno è di 37,3 gradi sotto lo zero, mentre il estate non sale oltre + 7,7 gradi sopra lo zero. La notte polare dura 67 giorni, dal 19 novembre al 24 gennaio.
La parrocchia è scoperta da un bel po' e tutti i tentativi di arruolare «un prete di frontiera» (Tiksi è appunto una città di frontiera russa nell'Artico) sono falliti.
«L'esercito del Patriarca Kirill», parafrasando il famoso detto di Stalin («Quante divisioni ha il Papa?") è composto di 30 mila sacerdoti. E nessuno vuole celebrare la messa tra orsi polari, trichechi e le renne.
Da qui il ricorso ai mezzi non tradizionali per la ricerca di un prete: l'annuncio economico sulla pagina ufficiale della diocesi in una dei social network.
«Tra i 30 mila preti ortodossi che abbiamo in Russia, si troverebbe uno, disposto a servire il Signore in prima linea, nell'Estremo Nord?", – recita il testo.
Segue la lista dei «bonus»: un appartamento di due vani, dotato di tutte le comodità moderne, comprese la lavatrice e il forno a microonde», un equo stipendio...
Oltre a ciò si promettono le consegne regolari di «pesce fresco, carne fresca di renna, frutti di bosco e funghi»...
E' compresa anche «l'illuminazione gratuita per tutto l'anno intero»...tramite le Luci del Nord, ossia Aurora Boreale, già inclusa nel pacchetto-offerta.
Alla fine il vero grido dell'anima: "anche se il candidato non dovesse essere un sacerdote ordinato, ma ha solo una vocazione per diventare un ministro del culto, magari accompagnato da una donna-sostenitrice devota e fedele..."
...andrebbe bene lo stesso...
Purchè si trovasse!
Mosca, Vsevolod Gnetii
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