La Gioconda, nota anche come Monna Lisa, è uno dei più famosi dipinti del mondo e, senza dubbio, un'opera d'arte inestimabile. Si ritiene che il quadro viva una propria vita come una persona e in modo incomprensibile influenzi le persone circostanti. Un detenuto di Omsk, di nome Leonid, che sta scontando periodo di reclusione in un penitenziario locale, ha cercato di sciogliere il mistero del grande pittore.
Leonid ha iniziato a disegnare da bambino. I suoi genitori, dopo aver notato il talento del ragazzo, lo hanno iscritto alla scuola di belle arti, presso la quale si è diplomato con il massimo dei voti. Finiti gli studi, il ragazzo ha iniziato a lavorare, ma ben presto ha commesso un reato ed è finito in carcere. In prigione Leonid non si è arreso, cercando di perfezionare il proprio talento.
Il detenuto Leonid ha copiato l'opera del suo omonimo italiano Leonardo da Vinci
In prigione l'uomo ha imparato il mestiere di saldatore elettrico ed autogeno, e nel tempo libero continuava a disegnare, esibendosi come artista agli eventi svolti al club per i carcerati e partecipando ai vari concorsi di pittura. Secondo l'affermazione di Leonid, lui copia i capolavori delle belle arti al fine di affinare la propria tecnica e perfezionarsi nel mestiere.
Al momento, per il suo lavoro onesto, buona condotta e partecipazione alle attività didattiche, l'Amministrazione penitenziaria ha preparato la domanda di liberazione condizionale anticipata di Leonid per presentarla al Tribunale del riesame. Uscendo dal carcere, con una coscienza a posto e con una nuova professione, il maestro sicuramente non avrà difficoltà a trovare il lavoro. Chissà, forse in futuro diventerà famoso come artista, ed i suoi quadri andranno letteralmente a ruba!
Omsk, Ekaterina Rudnik
© 2015, «New Day – Italia»