Un deputato della regione di Leningrado, Vladimir Petrov, ha deciso di nutrire un maialino facendo conto di percepire uno stipendio minimo, mentre un secondo avrà un menu di alimenti acquistati basandosi sul paniere dei consumi di una famiglia media.
Ciò che ha ispirato il deputato è stato l'aumento, registratosi negli ultimi tempi, dei generi alimentari, mentre, per contro, la retribuzione del lavoro e la ricchezza del paniere non seguono un andamento proporzionato al rincaro degli alimentari. In Russia, ad esempio, dal primo gennaio 2015 lo stipendio minimo si è attestato intorno ai 92 euro al mese. Proprio sulla base di tale cifra verrà alimentato il primo maialino.
Il secondo, invece, si nutrirà di una selezione di alimenti del paniere calcolata anche questa in base ai fabbisogni mensili di una persona. Il loro costo è pari all'incirca al minimo vitale, per un totale di circa 105 euro.
Il deputato si sincererà se per i maiali sarà sufficiente detta quantità di cibo basandosi sulle condizioni generali e sul peso degli animali. Ha rilevato, a tal proposito, che, dopo un paio di giorni, uno dei due ha cominciato a manifestare il bisogno di avere altro foraggio. L'allevatore che assiste all'esperimento teme che la somma stabilita si riveli insufficiente per soddisfare i fabbisogni nutrizionali dei maialini. Ma Petrov l'ha rassicurato promettendogli di non affamare gli animali che, qualora si verifichi questa circostanza, riceveranno un'alimentazione supplementare.
San Pietroburgo, Chiara Caccialanza
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