Adesso Londra chiede conto ai milionari russi della provenienza dei loro capitali depositati nelle banche inglesi. Evidentemente, l'interesse dei finanzieri si deve alle recenti sanzioni; qualora si accertasse che i conti sono intestati a persone che rientrano nella «lista nera», gli stessi potrebbero essere congelati.
Come scrive la redazione dell'edizione russa di Forbes, la notizia dell'invio agli oligarchi degli avvisi con la richiesta di rivelare la provenienza delle loro sostanze è trapelata alcuni giorni fa. In Russia è in corso un'operazione mirata a favorire il ritorno in patria dei capitali conservati all'estero; e la mossa delle banche inglesi ha lo scopo di impedire che ciò avvenga.
I banchieri sono in grado di far aprire indagini finanziarie e di dare il via ad azioni penali. E ciò non consentirà di far rientrare i capitali in Russia nella maniera prevista dalle autorità russe.
Vladimir Putin aveva già avvertito gli imprenditori con conti all'estero che da alcuni Paesi provengono «informazioni piuttosto allarmanti» riguardo al fatto che «possono essere compiuti tentativi di ostacolare il ritorno di capitali in Russia». «Tenetelo semplicemente presente. E, va da sé, ognuno di voi deve prendere questa decisione in maniera indipendente», ha dichiarato il capo dello Stato rivolgendosi ai rappresentanti del business.
Cittadini della Federazione Russa residenti in Inghilterra hanno confermato l'interesse di Londra nei confronti dei loro capitali. Sembra che, qualora la provenienza di questi ultimi non venisse accertata, i conti correnti verranno bloccati.
Mosca, Chiara Caccialanza
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