I russi che si trovano in una situazione finanziaria difficile hanno trovato un modo per risparmiare. Acquistare in modo solidale direttamente dai fornitori consente di ottenere prodotti con uno sconto fino all'80%. In modo collettivo non si comprano solo cibo e prodotti per la casa, ma anche servizi. Gli analisti ritengono che il boom dell'acquisto collettivo duri finché la situazione economica non si stabilizzerà.

Secondo il quotidiano «Kommersant», gli acquisti collettivi prosperano soprattutto in rete. I cittadini si mettono d'accordo sui forum e attraverso siti specializzati acquistano all'ingrosso di tutto, dagli alimentari ai prodotti per la casa, fino ai vestiti, ai libri e ai giocattoli. Occorre notare che l'idea di poter ordinare le merci direttamente al produttore a prezzi all'ingrosso, i russi l'hanno già avuta durante l'ultima crisi. Nel 2007-2008 sono apparse decine di siti web e forum dove le persone si accordano per gli acquisti solidali.

«Trovo interessante l'offerta dal produttore e propongo a tutti i membri del forum di aderire» racconta Anna, una degli utenti più attivi del sito SPtovarov.ru. «Tutti coloro che lo desiderano confermano la partecipazione e il pagamento della merce. Dopo di che, io procedo con l'acquisto, la raccolta della merce e la distribuzione. Per il mio operato ricevo la ricompensa del 15-20% del costo totale d'acquisto».

Tuttavia, in questo periodo di crisi i russi sono andati avanti e hanno inventato un metodo di cooperazione che è vantaggioso non solo per i produttori più esperti, ma anche per i principianti che si sono appena affacciati sul mercato. Così l'azienda agricola «Giardini della foresta» propone alla cittadinanza di versare una quota di iscrizione di 800 euro. Con questi soldi, il produttore Georgij Afanasiev può avviare la produzione così che coloro che hanno versato la quota d'iscrizione potranno ricevere ogni settimana da settembre 2015 fino a settembre 2016 un paniere di prodotti di fattoria.

Così, il contadino «ha preso due piccioni con una fava», ha attirato investimenti per lo sviluppo del business e si è garantito la vendita. «Il mio concetto dell'orto è che l'appezzamento di terra vicino casa deve essere coltivato con tutto ciò di cui un essere umano ha bisogno» dice Afanasiev. «Ma con un assortimento di 50 prodotti dove andiamo? Chiaramente, non in una rete di distribuzione al dettaglio, ma solo all'utente finale. Così siamo arrivati a un abbonamento annuale».

Secondo gli esperti, le cooperative alimentari sono state sviluppate negli ultimi sei mesi. In situazioni d'instabilità economica per le piccole imprese è molto difficile attirare i finanziamenti e non è redditizio chiedere prestiti alle banche con gli interessi annui che sfiorano il 25%, così puntano sulle alternative. Tuttavia, una volta che l'economia si stabilizzerà, dicono gli analisti, tutti torneranno a rivolgersi al consueto credito bancario. Anche se ora il sistema risulta vantaggioso sia per l'acquirente che per il produttore.

Inoltre, l'acquisto collettivo è importante anche per il mercato dei servizi. Così le piccole imprese prendono in comune uffici per pagare l'affitto collettivamente con un forte sconto. Gli spedizionieri offrono l'opportunità di trasportare il prodotto necessario fino al luogo di destinazione senza un container o un mezzo di trasporto separato, ma in condivisione con altri clienti.

Portale di acquisti solidali di Mosca

Vi sono siti Internet che combinano il viaggio. In questo modo, le persone risparmiano sulla benzina. Una degli utenti ha raccontato che questo servizio si chiama BlaBlaCar, e lei è costretta a viaggiare in auto quotidianamente dalla periferia fino al lavoro. Utilizzando questo sito ha trovato compagni di viaggio che pagano il carburante. In tal modo tutti risparmiano.

Tuttavia, gli acquisti collettivi hanno degli aspetti negativi. Innanzitutto, è un problema per la vendita al dettaglio. Come mediatori i rivenditori perdono clienti. Così su uno dei forum in cui gli utenti si mettono d'accordo sugli acquisti comuni, ha scritto la proprietaria di un negozio di abbigliamento, lamentandosi che tutta la merce che lei vende, i cittadini la stanno comprando direttamente dal produttore a un prezzo molto più basso e questo rovina la sua attività.

Mosca, Zoja Oskolkova

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