La Corte Suprema russa ha annullato la presunzione del pagamento comune per i debiti dei coniugi. In precedenza, si riteneva che il prestito, erogato a uno dei coniugi, fosse automaticamente classificato come debito familiare, e in caso di mancato rimborso del debito la banca poteva esigere il pagamento da entrambi i coniugi.
Ora i creditori si stanno preparando a stringere i rischi, consigliando ai propri mutuatari sposati di premunirsi del consenso scritto del/della coniuge sui prestiti da migliaia di euro.
Gli avvocati sostengono che la decisione della Corte Suprema complicherebbe la vita alle banche. Ora, se uno dei coniugi ottiene un prestito, il debito potrebbe essere considerato comune solo nel caso in cui è stato preso per i bisogni familiari.
In risposta, le banche si stanno preparando per inasprire le condizioni per l'erogazione dei grandi prestiti e mutui e introducono i requisiti per i mutuatari sul consenso di entrambi i coniugi. Questo approccio renderà più difficile l'ottenimento dei prestiti, ma proteggerà le famiglie dei mutuatari dalle circostanze impreviste.
I maggiori prestiti non garantiti erogati dalle banche russe sono crediti per cassa, l'importo massimo dei quali varia da 10 mila a 40 mila euro. Tuttavia, all'ottenimento di prestiti al consumo non servirebbe il consenso del coniuge a causa di un importo insignificante della somma erogata.
Mosca, Ekaterina Rudnik
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