Con l'introduzione delle contro-sanzioni russe molti generi alimentari di origine italiana sono stati vietati per l'importazione nella Federazione Russa. I cittadini russi, già abituati a formaggi italiani e altre prelibatezze, sono rimasti molto indignati per quello che stesse accadendo. Dal canto suo, il governo italiano si è messo alla ricerca degli espedienti per aggirare l'embargo alimentare, e infatti ha trovato un escamotage. Per quanto paradossale possa sembrare, ma proprio l'Italia aiuterà la Russia ad attuare le strategie di sostituzione delle importazioni.
Sembra che Mosca e Roma siano riusciti a mettersi d'accordo sulla cooperazione agroalimentare, – scrive il quotidiano russo «Izvestia». Il Ministero dell'Agricoltura russo e quello italiano stanno discutendo 29 progetti d'investimenti da realizzare in nove regioni della Federazione Russa. Come hanno sottolineato nel Ministero dell'Agricoltura russo, le proposte sono state presentate al ministro dell'Agricoltura dell'Italia Maurizio Martina lo scorso febbraio. La parte italiana ha mostrato un particolare interesse verso i progetti e ha cominciato a sviluppare le proprie proposte, che sono già quasi pronte e verranno presto presentate.
Secondo il sottosegretario alle Politiche Agricole dell'Italia, Giuseppe Castiglione, già il prossimo ottobre i paesi potrebbero iniziare ad avviare i nuovi progetti. «Siamo molto interessati a superare questo difficile periodo in cui l'Italia si è ritrovata a causa delle sanzioni. Vogliamo lavorare in due direzioni. In primo luogo, migliorare la produzione dell'agricoltura russa attraverso la nostra tecnologia, la nostra innovazione e il know how. In secondo luogo, aprire la porta della cooperazione internazionale alle aziende italiane», – ha detto Castiglione.
Intanto, gli esperti ritengono che la cooperazione bilaterale non si limiterebbe ai 29 progetti d'investimento. A favore di questa versione attesta il fatto che nell'aprile scorso nel corso dell'incontro tra il vice primo ministro della Federazione Russa Arkady Dvorkovich e il ministro dell'Agricoltura italiano Maurizio Martina è stato affrontato un altro aspetto della potenziale cooperazione – dei progetti d'investimento anche nelle regioni dell'Estremo Oriente della Russia, dove i prodotti agricoli potrebbero essere finalizzati all'export verso la Cina, che rappresenta un mercato enorme di sbocco per prodotti agroalimentari italiani. La parte italiana è particolarmente interessata allo sviluppo di questo settore. È molto probabile che anche questi progetti siano inclusi nella lista delle controproposte, che gli italiani presenteranno nel mese di giugno.
Roma – Mosca, Ekaterina Rudnik
© 2016, «New Day – Italia»