Giornalisti australiani hanno smascherato il primo ministro del paese Malcolm Turnbull, coinvolto in uno scandalo offshore, meglio conosciuto come Panama Papers. Si è scoperto che il capo del governo australiano era un memebro del consiglio d'amministrazione della società affiliata, gestita dalla Mossack Fonseca, i cui documenti, pubblicati recentemente, hanno provocato uno scandalo globale.
Secondo i mass media australiani, la società Star Technology Services Ltd, amministrata da Turnbull nel 1993, è stata costituita nelle Isole Vergini Britanniche ed era la filiale della società australiana Star Mining NL, a quel tempo impegnata nel progetto dello sfruttamento del giacimento aurifero «Sukhoi Log» in Siberia. Nel 1995, Turnbull ha lasciato la carica.
Intanto, il portavoce del primo ministro australiano ha dichiarato che Turnbull non sapeva del coinvolgimento di Mossack Fonseca negli affari di Star Technology Services, e non c'è motivo di supporre che il primo ministro abbia commesso qualche illecito. Il premier stesso ha ribadito che le informazioni che risalgono a 23 anni fa, mentre era un componente del consiglio di amministrazione della Star Technology Services Ltd, non hanno alcuna rilevanza.
Va notato che lo scandalo, riguardante lo studio legale panamense Mossack Fonseca, è scoppiato lo scorso aprile. Il Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (CIGI), con sede a Washington, ha pubblicato ben 11,5 milioni di documenti con i dati relativi ai conti offshore di un certo numero degli ormai ex, ma anche di quegli ancora in carica, leader mondiali e celebrities.
I rapporti sono stati denominati Panama Papers («documenti panamensi» o «dossier di Panama»). Il 9 maggio scorso, in rete è stato pubblicato il completo archivio di documenti. In totale, la base contiene informazioni su oltre 200 mila persone.
Canberra, Zoja Oskolkova
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