Contenere l'evasione fiscale. Il Ministero delle Finanze della Federazione Russa si è dichiarato pronto ad aderire allo scambio di informazioni fra i paesi membri dell'UE. In caso contrario, alle banche russe che si trovano all'estero ed eseguono transazioni in euro verranno ritirate la licenza e l'autorizzazione ad operare in Europa.
Attualmente, nell'area del vecchio continente si contano più di 800 filiali delle diverse banche russe: Sberbank, la più grande, ha ad esempio filiali in tutta l'Europa Centrale e Orientale oltre che in Germania; VTB in Svizzera, a Cipro, in Austria, Italia e Lussemburgo.
Il progetto di legge dell'Euro-FATCA è stato concordato da 28 stati dell'UE. Ora, nell'ambito della Convenzione del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) riguardanti il reciproco aiuto amministrativo in campo fiscale, anche la Russia adotterà queste regole.
L'OCSE, la scorsa primavera, ha rimandato l'acquisizione della Russia come membro fino a data da destinarsi. Tuttavia, Mosca è comunque interessata ad aderire alla legge europea riguardante la tassazione dei conti correnti stranieri. Inoltre, per il 2018 è prevista l'inclusione della Russia nei Common Reporting Standards (CRS), ossia negli Standard per lo scambio automatico di informazioni in ambito fiscale.
L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico svolge un'attività di analisi, di elaborazione di progetti comuni e di organizzazione di trattative multilaterali riguardanti questioni economiche, contrasta il riciclaggio, l'evasione fiscale, la corruzione ed il sistema delle tangenti. Attualmente conta l'adesione di 34 Stati, per la maggior parte paesi sviluppati. Nell'OCSE confluisce circa il 60% del PIL mondiale.
Fonte: «Izvestija»
Mosca, Zoja Oskolkova
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