La Russia in questa stagione agricola potrebbe risultare nelle prime posizioni al mondo per l'esportazione di grano. Secondo le previsioni del ministero dell'Agricoltura degli USA, la Federazione Russa ha buone chance di superare in questo indicatore l'Unione Europea, aiutata anche dalle eccellenti condizioni atmosferiche che si sono verificate nel paese durante l'estate.
Secondo i dati del ministero statunitense, le piogge ininterrotte nelle regioni chiave dell'UE, in particolare in Francia, hanno influito negativamente sulle previsioni della raccolta del grano. In pratica il volume di grano raccolto nei paesi dell'Unione Europea sarà inferiore di quasi 10 tonnellate da quello preventivato. Di conseguenza, la stima delle esportazioni del cereale è stata abbassata a 27 milioni di tonnellate.
Nello stesso tempo l'Unione cerealicola russa si aspetta che nel paese vengano raccolte non meno di 114 milioni di tonnellate di cereali, di cui 69,5 milioni di grano. Quantità che consentirebbe alla Federazione Russa un'esportazione record di 30 milioni di tonnellate.
Da rilevare che nella scorsa stagione cerealicola la Russia è diventata il più grande paese-esportatore di grano, mettendo sul mercato mondiale 25,5 milioni di tonnellate e superando Canada e Stati Uniti.
Secondo gli analisti, il raccolto del grano quest'anno sarà a un livello record storico. Le condizioni atmosferiche suggeriscono che le previsioni non saranno disattese. Potrebbe verificarsi che una leggera siccità in alcune zone del Povol'žje (lungo il corso del fiume Volga) e degli Urali danneggi il raccolto del frumento primaverile, ma non in maniera significativa. Al contrario il clima in Siberia e nella Russia europea è talmente buono che le previsioni di raccolto potrebbero anche essere superate.
Inoltre, l'ottimo raccolto ha anche degli effetti sul prezzo del grano; ad esempio, nella parte centrale della Russia è diminuito del 20% il frumento di terza categoria, mentre il prezzo del frumento di quarta categoria è diminuito addirittura di un quarto. I produttori temono perdite colossali, tuttavia le autorità le potrebbero prevenire nel caso in cui abolissero i dazi sull'esportazione del grano. In favore di questo provvedimento in luglio si è espresso il ministro dell'Agricoltura Aleksandr Tkačëv in una lettera al vicepremier Arkadij Dvorkovič. La questione è ancora in fase di valutazione in sede governativa.
Attualmente i principali acquirenti del grano russo sono l'Egitto, la Turchia e l'Iran. In tutto la Russia esporta questo tipo di cereale in 130 paesi. Di recente hanno preso il via le forniture in America Latina e nei paesi della regione dell'Oceano Pacifico. Si prevede che presto il frumento russo cominceranno ad acquistarlo anche il Messico e il Marocco.
Mosca, Zoja Oskolkova
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