Niente più generi di conforto per i russi. Il mercato dolciario del Paese potrebbe a breve subire un netto ridimensionamento. A causa del crollo del rublo e dell'embargo sui prodotti alimentari, gli esperti prevedono che la produzione di cioccolato in Russia calerà fortemente. Già adesso il prezzo di una tavoletta al latte è aumentato di quasi la metà.
Secondo i dati del Centro di analisi del mercato dolciario, il costo di produzione del cioccolato, in Russia, è strettamente legato al prezzo degli ingredienti di importazione, vale a dire noci e frutta secca, che provengono dai paesi dell'UE, dagli USA, dal Canada, dall'Australia e dalla Norvegia. E a causa delle restrizioni introdotte lo scorso agosto, è diventato più difficile importarne la maggior parte.
Inoltre, a causa dei cattivi raccolti, il costo delle nocciole – uno degli ingredienti più utilizzati – è quasi raddoppiato. A questo rincaro si accompagnano quelli dello zucchero e dei latticini.
I produttori sono, dunque, costretti a ridurre l'assortimento e a ricorrere a surrogati più economici. Qualcuno rischia addirittura la chiusura.
Vista la situazione, il cioccolato di buona qualità sta divenendo in Russia un bene di lusso che non tutti, ora, possono permettersi di acquistare.
Mosca, Zoja Oskolkova
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