Oltre l'80% dei cittadini russi risparmia sui beni di prima necessità. Accanto a questo fenomeno, se ne registra un altro ancora più sorprendente, ovvero un terzo dei consumatori non si limita a seguire scrupolosamente l'andamento degli sconti nei negozi, ma va letteralmente a caccia delle promozioni più vantaggiose ed è disposto a cambiare le proprie abitudini in fatto di acquisti in virtù di offerte sempre più convenienti.

La società Nielsen, il provider leader a livello mondiale di informazioni marketing, misurazione del pubblico e prodotti e servizi, ha pubblicato un rapporto riguardante il mercato dei beni di consumo in Russia. Secondo i risultati di questa indagine, gli esperti hanno concluso che quasi la metà dei cittadini russi ha sostituito il negozio, presso cui era solito fare acquisti, con un altro che presentava sconti più accattivanti. Inoltre, ben il 45% dei consumatori è sempre più propenso ad acquistare articoli in offerta, e, più in generale, la maggior parte dei consumatori presta sempre più attenzione all'andamento delle promozioni.

Inoltre, i consumatori della Federazione Russa non si limitano solo all'acquisto di merce in offerta, ma si spostano da una catena di negozi all'altra a caccia di promozioni sempre più convenienti, seguono con attenzione pubblicità e annunci alla ricerca del miglior prodotto al prezzo più basso, e il più delle volte acquistano esclusivamente prodotti in saldo.

Persino nei cosiddetti «convenience store» – i piccoli negozi al dettaglio presenti sempre in maggior numero nei quartieri popolari – si ripete lo stesso fenomeno, ovvero la richiesta dei consumatori si concentra sui prodotti più a buon mercato, il tutto a discapito della qualità. Di conseguenza, le offerte promozionali restano una delle discriminanti fondamentali quando il consumatore tipo russo deve scegliere il negozio dove fare i propri acquisti.

Le catene commerciali della grande distribuzione, a loro volta, modellano le proprie strategie di marketing sulle esigenze dei consumatori. Nella maggior parte dei casi le offerte promozionali interessano la categoria dei prodotti per la pulizia della casa: detersivi di ogni sorta, da quelli in polvere per il bucato, a quelli liquidi per le stoviglie o per la pulizia dei pavimenti. Questo fenomeno non interessa solo la grande distribuzione, ma anche le reti di vendita al dettaglio adottano una politica commerciale simile, infatti gli articoli scontati occupano talvolta fino al 30% del loro intero volume d'affari.

«Risparmiare» – questo è diventato l'imperativo categorico per la maggior parte dei consumatori. L'82% degli acquirenti russi risparmia persino sui beni di prima necessità, questo preoccupante fenomeno si collega al fatto che ormai un cittadino russo su due registra una diminuzione delle entrate negli ultimi tre mesi.

I consumatori russi sono interessati principalmente alle offerte promozionali riguardanti i prodotti non di largo consumo, come alcolici pregiati, salumi costosi o carne fresca. Allo stesso tempo, circa un terzo dei consumatori abituali di prodotti a base di carne ha virato la propria scelta verso marche più economiche. Mentre una parte della popolazione ha smesso del tutto di acquistare carne, preferendole il pollo o il pesce, considerati ormai come un'alternativa più a buon mercato rispetto all'inaccessibile carne.

Paradossalmente, la diminuzione su scala globale del consumo di carne tra i cittadini russi sembra non averne intaccato la produzione, che, per quanto riguarda la carne e i prodotti semilavorati, segna un costante incremento dal 2010, mentre i volumi di lavorazione degli insaccati e dei prodotti in scatola si mantiene più o meno costante. Le percentuali di importazione di cibo surgelato non subiscono modifiche dal 2014, mentre l'export è in graduale aumento.

Mosca, Zoja Oskolkova

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