Al SIPRI, L'Istituto internazionale di ricerca sui problemi della pace di Stoccolma, hanno calcolato che l'industria bellica della Federazione Russa nel 2015 ha occupato l'8,1% del mercato mondiale degli armamenti. Secondo il SIPRI, tra le cento maggiori imprese produttrici di armamenti del mondo ce ne sono 11 russe, tre delle quali si attestano nella seconda decina. Il 56% del giro mondiale d'affari delle armi è detenuto dalle compagnie americane, incalzate dai produttori europei.
Il volume delle vendite delle 11 compagnie russe che rientrano tra i cento maggiori produttori di armi l'anno scorso è stato di 30,1 miliardi di dollari, ovvero l'8,1% della produzione totale delle compagnie che fanno parte della top 100 dell'istituto SIPRI.
Il consorzio «Almaz-Antej» è risultato al 13° posto dell'elenco dell'istituto, mentre al 17° e al 19° posto si trovano la United Aircraft Corporation e la United Shipbuilding Corporation. Tra le prime cento ci sono anche la holding «Elicotteri della Russia» (24° posto) e la corporation «Armamenti missilistici tattici» (35°). Ai posti dal 48° al 51° si sono piazzate rispettivamente la United Instrument Manufacturing Corporation, la holding «Complessi di alta precisione» e la corporation «Tecnologie radioelettroniche». Al 66° posto c'è la «Uralvagonzavod», al 98° il consorzio «RTI Sistemi». La crescita maggiore lo scorso anno l'hanno fatta registrare «Elicotteri della Russia» e «Armamenti missilistici tattici».
Nel complesso nel 2015 le compagnie mondiali della lista SIPRI hanno venduto armi per 370 miliardi di dollari, il 37% in più rispetto al 2002. Il mercato internazionale delle armi ha raggiunto il suo volume massimo nel 2010 e da allora il volume degli affari è andato calando. A Stoccolma evidenziano come gli avvenimenti degli ultimi anni possano far cambiare la tendenza.
Il calo maggiore è avvenuto tra le imprese americane. Questo riguarda sia il numero di imprese tra le prime cento, sia il volume complessivo delle vendite. Le vendite dei consorzi militari degli USA si sono ridotte del 2,9%. Le compagnie europee nel 2015 al contrario hanno fatto dei passi avanti, in particolare quelle francesi. In Gran Bretagna si è avuta un'inversione della tendenza negativa degli ultimi anni. Le industrie degli armamenti tedesche continuano a crescere compensando un po' il calo degli USA. Una crescita univoca è stata registrata anche in alcuni paesi in via di sviluppo, in particolare in Corea del Sud.
Mosca, Aleksej Usov
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