Il governo della Federazione russa ha ampliato l'elenco degli articoli medici d'importazione soggetti a restrizioni per le commesse statali. Il documento, redatto dal ministero dell'Industria e del Commercio, prevede il divieto di comprare apparecchiature all'estero se almeno due produttori russi ne propongono modelli analoghi.
La lista degli articoli medici d'importazione soggetti a restrizioni è stata approvata nel febbraio dell'anno scorso. In essa sono finite 46 voci che le compagnie statali non hanno diritto di comprare nel caso che nella gara d'acquisto vengano presentate due offerte di produttori russi, armeni, kazaki o bielorussi. Le autorità della Russia hanno ritenuto che il divieto possa agevolare lo sviluppo della produzione nazionale di articoli medici.
I media russi, rifacendosi a una fonte interna all'apparato governativo, hanno reso noto che il premier Dmitrij Medvedev ha sottoscritto la versione ampliata del documento in cui sono riportate 128 voci. Si noti che le restrizioni riguardano solamente le commesse statali e non si estendono al mercato commerciale.
Nell'elenco sono inclusi articoli d'uso personale come i glucometri, le stampelle, i deambulatori nonché materiali di consumo come maschere protettive, fazzoletti, bende, antisettici. Il divieto d'importazione è inoltre stato introdotto per le apparecchiature ad alta tecnologia e le protesi: defibrillatori, tomografi e impianti pettorali di silicone.
A favore dell'ampliamento della lista si è espressa la Rosmedprom, l'associazione dell'industria medica russa. All'associazione hanno sottolineato come l'introduzione delle nuove restrizioni favorisca un afflusso di investimenti in questo ramo. Ad esempio, secondo i dati di Rosmedprom, dalla messa in vigore del divieto nel 2015 la quota di articoli medici di produzione nazionale sul mercato russo è cresciuta del 2%. Inoltre le imprese russe hanno cominciato a ricevere proposte dalle compagnie straniere per la creazione di coproduzioni.
Mosca, Zoja Oskolkova
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