Secondo i dati riassuntivi degli agenti immobiliari per l'anno in corso, il volume complessivo degli investimenti dei russi nel mercato immobiliare straniero è stato di 800 milioni di dollari, facendo con questo registrare l'indicatore minimo dal 2008.
Nei loro calcoli gli analisti si basano sui dati della Banca di Russia, secondo i quali nel terzo quadrimestre del 2016 i russi avrebbero portato all'estero 229 milioni di dollari per pagare le transazioni per l'acquisto di immobili. Si tratta dell'1,7% in meno dello stesso periodo dello scorso anno (233 milioni di dollari) e di 2,5 volte in meno dell'indicatore del 2014 (584 milioni di dollari).
Complessivamente, nei primi tre quadrimestri di quest'anno i russi hanno comprato immobili all'estero per 661 milioni di dollari, vale a dire il 16% in meno del medesimo periodo dell'anno scorso. Gli esperti fanno però notare come la cifra reale sia maggiore, in quanto la statistica della Banca centrale non tiene conto delle transazioni di denaro effettuate dai conti esteri dei russi. La dinamica generale è comunque questa.
Secondo le previsioni, il volume generale degli investimenti russi negli immobili esteri dovrebbe continuare a calare anche nel 2017. In modo particolare, dovrebbe ridursi il numero di atti di vendita degli immobili nelle località di villeggiatura, che tradizionalmente andavano per la maggiore tra i russi.
Al contempo, gli agenti immobiliari riferiscono del crescente interesse degli acquirenti russi per gli immobili d'élite negli USA dopo l'elezione a presidente del miliardario Donald Trump. Tanto che la richiesta di abitazioni residenziali d'élite a New York e a Miami è cresciuta del 35% rispetto al medesimo periodo del 2015.
Mosca, Ekaterina Rudnik
© 2016, «New Day – Italia»