Dall'inizio del 2016 il rublo ha rafforzato la sua posizione nei confronti del dollaro del 22%, facendo registrare la migliore dinamica tra tutte le valute del mondo. Il petrolio sopra i 50 dollari al barile e il nuovo presidente degli USA si sono dimostrati i migliori rimedi per la risalita della valuta russa, indebolitasi all'inizio dell'anno. Il giornale russo «Kommersant» scrive che gli investitori contano sulla continuazione della ripresa anche dopo le feste di fine anno.
Per la prima volta negli ultimi quattro anni il rublo conclude l'anno con un rafforzamento delle sue posizioni nei confronti delle principali valute del mondo. Dai dati degli analisti si vede come nel periodo in esame la valuta russa si sia rafforzata quasi del 22% nei confronti del dollaro e del 27% nei confronti dell'euro. In conclusione, il rublo russo per la prima volta in quasi 25 anni si attesta nelle posizioni leader tra tutte le valute del mondo.
La maggior parte dell'anno il tasso di cambio del rublo ha seguito i prezzi del mercato mondiale del petrolio. Negli ultimi mesi l'ancoraggio del rublo al prezzo del petrolio è sensibilmente venuto meno. A questo hanno contribuito le aspettative di un allentamento della tensione nei rapporti tra Russia e USA in seguito all'elezione del presidente Donald Trump.
Nella prospettiva di un mitigamento delle sanzioni contro la Russia è fortemente cresciuta la domanda degli attivi in rubli da parte degli investitori internazionali, dicono gli esperti. L'anno prossimo l'andamento del tasso di cambio del rublo dipenderà dall'attuazione dei piani dell'OPEC di riduzione dell'estrazione del petrolio e dal mantenimento delle promesse di Donald Trump sul riavvicinamento tra USA e Russia.
Mosca, Zoja Oskolkova
© 2016, «New Day – Italia»