Il ministero della Giustizia della Federazione russa ha redatto un progetto di legge che prevede il pignoramento ai debitori della prima casa. Il divieto di confisca è previsto soltanto per gli immobili che non superino di due volte la metratura standard pro capite stabilita dallo stato.
Al ministero hanno precisato che il suddetto progetto di legge non viene applicato agli appartamenti e alle case sotto ipoteca e che la misura standard della superficie abitativa pro capite viene stabilita dalle autorità regionali. A Mosca attualmente è di 18 m² per persona.
Dopo la vendita della proprietà, il progetto di legge prevede la restituzione al debitore della differenza tra il ricavo della transazione e l'estinzione del debito; questi soldi devono inoltre bastare per comprare una nuova abitazione in conformità con le norme sulla superficie abitabile stabilite dallo stato.
Al momento, per il codice civile della Federazione russa il pignoramento dei beni non può essere applicato alla prima casa del debitore e della sua famiglia, ad esclusione degli immobili che sono soggetti a ipoteca.
Successivamente il governo ha precisato che la prima casa potrà essere pignorata al debitore solo nel caso che essa per superficie e valore «superi chiaramente» le esigenze abitative del debitore e della sua famiglia. In quest'ottica si considerano sia la superficie abitativa che il valore di mercato dell'immobile.
Al ministero della Giustizia hanno sottolineato che la nuova legge non prevede l'introduzione di alcun tipo di «accorpamento» e creazione di appartamenti in coabitazione (dove in un unico appartamento vivono alcune famiglie con cucina e servizi in comune). Inoltre il giudice nella sentenza dovrà obbligatoriamente indicare la somma da restituire al debitore. Tale somma dovrà essere sufficiente per l'acquisto di un appartamento nella stessa città dove risiede il debitore.
Mosca, Zoja Berezina
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