Il tribunale ha disposto il sequestro conservativo dei beni dell'ex ministro dello Sviluppo economico della Federazione russa Aleksej Uljukaev, accusato di aver preso bustarelle per due milioni di dollari. Lo ha comunicato il Comitato investigativo della Russia.
L'entità dei beni messi sotto sequestro è impressionante: il tribunale Basmannyj su istanza dei giudici inquirenti ha sequestrato 15 immobili e mezzi finanziari appartenenti a Uljukaev per un totale di circa 9 milioni di euro. Da sottolineare che il sequestro è stato disposto sui mezzi finanziari e sulle monete di metalli preziosi.
In precedenza il tribunale di Mosca aveva prolungato fino al 15 maggio il termine delle indagini sul caso Uljukaev e fino al 15 aprile gli arresti domiciliari. All'ex ministro è stata negata l'attenuazione dei provvedimenti cautelari, in particolare la richiesta di permettere alla balia del bambino di 6 anni di frequentare l'appartamento.
Ricordiamo che la notte del 15 novembre 2016 il Comitato investigativo aveva reso noto che il ministro dello Sviluppo economico della Russia era stato arrestato, colto sul fatto, mentre riceveva una bustarella da 2 milioni di dollari per aver «aiutato» la compagnia petrolifera «Rosneft» ad acquisire il pacchetto statale delle azioni di un'altra compagnia petrolifera, la «Bašneft». In seguito alla sentenza del tribunale Uljukaev è stato messo agli arresti domiciliari fino al 15 gennaio. Dopodiché il presidente della Federazione russa Vladimir Putin lo ha sollevato dal suo incarico essendo venuta meno la fiducia.
È degno di nota il fatto che Uljukaev è il primo ministro federale nella storia della Russia contemporanea a essere finito sotto inchiesta per un caso di corruzione. Rischia fino a 15 anni di detenzione.
Mosca, Marija Vjatkina
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