Nel 2015 e nel 2016 è nettamente calato il numero di richieste di registrazione di nuovi istituti di credito inoltrate alla Banca di Russia. Solo un terzo di queste è stato accolto, ma lo stesso sul mercato non sono comparse nuove banche. Gli esperti ritengono che la causa di questo stia nei bassi profitti; attualmente sono infatti molto più redditizi altri settori d'impresa meno regolamentati di quello bancario.
Il risanamento del settore bancario russo tramite la revoca delle licenze agli istituti insolventi e poco virtuosi avrebbe dovuto spianare la strada a nuovi concorrenti, ma gli imprenditori non muoiono dalla voglia di lanciarsi in questo mercato, scrive il giornale «Izvestija». Tanto che negli ultimi due anni alla Banca centrale della Federazione russa sono giunte solo 16 richieste di registrazione di istituti di credito, dieci delle quali sono state respinte. Dai dati del regolatore risulta che i principali motivi del respingimento sono stati l'inadeguato stato finanziario degli azionisti delle banche e la non conformità dei documenti costituenti rispetto ai requisiti di legge. In conclusione, solamente cinque organizzazioni sono state effettivamente aperte, ma tra di esse non c'è nemmeno una banca. Si tratta di istituti di liquidazione, compagnie di compensazione, cooperative creditizie ecc.
In primo luogo i novellini non compaiono sul mercato bancario perché gli affari principali in questo settore sono diventate le operazioni di fusione e acquisizione in conseguenza dell'accorpamento degli istituti di credito. Questa modalità risulta spesso più economica che non avviare una nuova banca da zero. Gli imprenditori acquisiscono il business dai vecchi proprietari, cosicché, anche se l'istituto di fatto è nuovo, questo non risulta nei registri.
Inoltre, questo influisce sull'interesse degli investitori e sulla politica del regolatore. In particolare, la Banca centrale della Russia ha innalzato i requisiti di capitale minimo delle banche da 3 a 5 milioni di euro, e oltretutto nei prossimi due anni ci si aspetta un nuovo innalzamento della soglia. Sono inoltre dispendiose le spese per le operazioni di rendicontazione alla Banca centrale. Il rendimento sul capitale bancario di rado supera il 15-17% annuo, rendimento facilmente ottenibile anche in altri ambiti. La maggior parte dei settori d'impresa è inoltre meno regolamentata di quello bancario.
Gli esperti tendono a pensare che in futuro le banche con l'assetto odierno saranno sempre meno richieste e si trasformeranno in compagnie IT in grado di garantire un alto livello di servizi a distanza. Già oggi le tecnologie penetrano sempre più nei prodotti e nei servizi degli istituti di credito e non sono certo molte le banche russe che riescono a stare al passo coi tempi.
Mosca, Zoja Oskolkova
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