L'associazione dei cosacchi «Irbis» ha emesso in circolazione la propria moneta. In questo modo la lega cosacca ha deciso di incentivare le persone che fanno il volontariato per la comunità cosacca, ad esempio, coloro che lavorano nelle fattorie. Tuttavia, alla Procura non è piaciuta quest'idea, e ora gli esperti decideranno se il cosiddetto succedaneo della moneta abbia il diritto di esistere.
Dell'elaborazione del design della moneta cosacca si è saputo già lo scorso autunno. Allora è stato riferito che i soldi verranno accettati nello spaccio cosacco, nella mensa ed anche nel salone di parrucchiere, aperto per l'iniziativa della comunità dei cosacchi.
Già da una settimana l'Unione ortodossa dei cosacchi «Irbis» utilizza nel proprio circuito monetario la sua valuta. Sono state emesse oltre 2 milioni di banconote in tagli da 1 groš (100 rubli o circa 1,4 euro), 1 altyn (mille rubli o 14 euro) e 1 bashlja (10 mila rubli o 140 euro).
L'immagine del succedaneo della moneta è stata postata sul sito ufficiale della comunità dei cosacchi. Sui soldi si possono vedere il volto del presidente russo Vladimir Putin, dell'imperatore russo Nicola II, ed anche quello dell'ataman (capo cosacco) di «Irbis» Andrej Polyakov.
La moneta dei cosacchi
Va notato che i cosacchi non sono pionieri nella creazione del succedaneo della moneta. Mikhail Shlyapnikov, agricoltore della provincia di Mosca, che ha messo in circolazione tra i suoi compaesani le banconote denominate «kolioni» (un nome che deriva dal paese Kolionovo) è finito sotto processo. La Procura ha accusato l'uomo di aver minacciato l'economia della Russia, e il tribunale ha vietato la sua moneta. Il fattore è stato costretto a bruciare i propri milioni.
San Pietroburgo, Zoja Oskolkova
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