Gli istituti di correzione e le prigioni russe hanno organizzato una produzione di tè. La bevanda, prodotta da materie prime di provenienza nazionale, farà concorrenza a quella d'importazione, il cui costo, fra l'altro, è considerevolmente aumentato in seguito alla svalutazione del rublo in rapporto alle valute straniere. Gli esperti ritengono che questo tè sia assolutamente in grado di occupare una sua nicchia sul mercato.
La critica situazione economica e le sanzioni antirusse hanno influito pesantemente, nel Paese, sul costo degli alimentari. Anche il tè, quindi, è rincarato. I principali produttori hanno annunciatо un aumento dei prezzi, dato che la materia prima viene da loro acquistata all'estero in euro e dollari. Perciò la domanda nei confronti della produzione nazionale, che sta divenendo fra l'altro sempre più concorrenziale, cresce di giorno in giorno.
Gli istituti di correzione che producono tè con materiale proveniente dal sud della Russia hanno così deciso di sfruttare questa situazione. Ad esempio, la colonia femminile № 7 immette, sul mercato al dettaglio, il proprio brand, "Čajnik 7». I detenuti stessi confezionano il tè, mentre il design della scatola è stato ideato da una detenuta. Marchio e design sono stati brevettati. La produzione della colonia viene attualmente distribuita in diverse regioni russe ed è diffusa anche negli istituti di correzione attraverso gli appositi punti vendita situati sul loro territorio. Le amministrazioni carcerarie sono tuttavia intenzionate ad uscire dai confini della prigione e stanno conducendo a questo scopo trattative con le catene di vendita degli alimentari.
"Čajnik 7», il design della confezione creato dalle detenute
Va rilevato che i russi amano molto il tè. La maggior parte preferisce quello tradizionale nero, ma cresce di anno in anno la percentuale degli amanti del tè verde. Attualmente, in Russia vengono importati all'incirca 170 milioni di tonnellate di tè, per un importo totale di 646 milioni di dollari, mentre il volume della produzione interna raggiunge soltanto le centodiecimila tonnellate.
Gli esperti ritendono che il «tè delle prigioni» abbia buone prospettive di successo. Lo scopo principale è quello di conquistare una nicchia, dato che gli istituti di correzione non hanno mezzi sufficienti per promuovere e reclamizzare la propria produzione. Tuttavia dalla loro parte hanno una qualità positiva: il prezzo concorrenziale. Più è basso il prezzo a cui viene proposto il prodotto, più è alta la probabilità che lo stesso venga acquistato. Inoltre, il tè delle prigioni attirerà subito l'attenzione dei consumatori. I russi compreranno la bevanda semplicemente per la curiosità di provarla.
Inoltre, la storia del tè russo della regione di Krasnodar è di per sé un buon fattore di marketing. Un tratto distintivo può diventare il racconto delle difficoltà che hanno dovuto fronteggiare i primi agronomi. I tentativi iniziali di coltivare tè in Russia vennero intrapresi nel 1878 a Soči, nel quartiere Dagomys. Tuttavia, dopo pochi anni, le piante morirono a causa del freddo. Ma i russi, com'è nel loro carattere, non si arresero, e proseguirono a lavorare le piantagioni. Nel 1947 fu inaugurata la produzione industriale, a quell'epoca la più settentrionale del globo terrestre. Su ordine di Iosif Stalin, anche nel Zakarpat'e (situato più a nord della regione di Krasnodar) vennero innestate piantagioni di tè, ma in seguito ci si accorse che, in quella zona, la coltivazione non aveva prospettive, e così il progetto venne abbandonato.
La piantagione più settentrionale di tè in Russia
Va rilevato che il tè di Krasnodar soddisfa i più elevati standard internazionali, e vanta un gusto morbido, leggermente vellutato, pieno quanto basta, piacevolmente agro, e un profumo delicato. L'unicità del tè di Krasnodar è data dalle rigide condizioni climatiche, inconsuete per le piantagioni che infatti, in inverno, sono ricoperte dalla neve con temperature sotto lo zero. La supremazia del tè di Krasnodar rispetto a quelli d'importazione è data dal fatto che il confezionamento avviene nei pressi del luogo di raccolta e di lavorazione delle foglie, e il tè, va ricordato, è particolarmente sensibile agli sbalzi climatici e ai difetti di conservazione durante il trasporto.
il tè di Krasnodar
Da «Izvestija»
Krasnodar, Zoja Oskolkova, Chiara Caccialanza
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