Negli ultimi sei mesi i cittadini della Federazione Russa si preoccupavano di meno dei potenziali licenziamenti o delle riduzioni salariali. Ciò dimostrano i risultati dei sondaggi di opinione pubblica.
I ricercatori hanno intervistato 1.600 persone in 46 regioni della Russia. Solo circa un terzo degli intervistati russi ha espresso delle preoccupazioni riguardanti le difficoltà connesse alla riduzione di stipendio, mentre nel gennaio scorso la percentuale era quasi la metà.
Un russo su quattro ammette una possibile riduzione del personale da parte del datore di lavoro dove è collocato nei prossimi 2-3 mesi, mentre nel gennaio scorso questa cifra era del 38%. Ancora di meno i russi si preoccupano di essere licenziati oppure che il licenziamento possa toccare i loro parenti stretti – il 23% degli intervistati russi ammette questa possibilità in un prossimo futuro, sei mesi fa la paura di essere licenziati aveva il 26% degli intervistati.
Allo stesso tempo, un cittadino russo su quattro ha dei risparmi in caso di licenziamento, e il 16% ha l'intenzione di iniziare a risparmiare. Un cittadino russo su tre non ha risparmi e nemmeno intende mettere i soldi da parte.
La perdita del lavoro non spaventa la maggior parte dei cittadini collocati. Secondo i sociologi, oltre la metà dei russi sono sicuri che riusciranno subito a trovare un nuovo posto di lavoro.
Mosca, Zoja Oskolkova
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