Al 1 ottobre 2015 il debito estero della Federazione Russa sarà ridotto fino a 500 miliardi di dollari. Alla fine del primo semestre dell'anno in corso questa cifra era di 550 miliardi di dollari.
Questa dichiarazione ha fatto il vice ministro delle Finanze della Federazione Russa Maxim Oreshkin durante la conferenza sulla situazione macroeconomica e sul settore bancario. Si tratta del debito totale dello Stato (debito sovrano), debiti contratti dalle imprese e debiti contratti dalle regioni, soggetti della Federazione Russa.
«Il calo dei prezzi (del greggio), che si osserva oggi, è molto simile al calo dei prezzi (del petrolio), che aveva affrontato l'Unione Sovietica nella prima metà degli anni '80 – ha detto Oreshkin. – Allora il «buco» della bilancia dei pagamenti era coperto grazie ad abbondanti assunzioni di debito all'estero. Ora allo shock sui mercati delle materie prime si è sovrapposto anche il fattore delle sanzioni applicate. Se prima di tutti questi eventi la Russia aumentava il suo debito estero, a partire dal secondo semestre dell'anno scorso il debito si sta saldando rapidamente».
Secondo il vice ministro, questa situazione è senza precedenti per la Russia. Fino a non molto tempo fa, secondo la Banca centrale russa, il debito estero era pari a 720 miliardi di dollari, al 1 luglio 2015 era già di 550 miliardi di dollari, al 1 ottobre 2015 gli esperti sperano di vedere una cifra vicina ai 500 miliardi di dollari.
Mosca, Zoja Oskolkova
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