La Federazione Russa è salita di otto posizioni nella classifica dei paesi in base all'indice di competitività complessiva, che viene elaborata ogni anno da economisti e analisti del World Economic Forum di Davos (WEF). In totale nell'elenco sono entrati 140 paesi.
Rispetto allo scorso anno la Russia è salita in classifica, passando dal 53 ° al 45 ° posto. Anche l'Italia in questa classifica è salita dal 49 ° al 43 ° posto.
Dunque la Russia incalza il Bel Paese, puntando già al sorpasso nei tempi brevissimi.
Va notato che nel 2012 la Federazione Russa si era stata classificata al 67 ° posto, ciò che indica una tendenza positiva. Tuttavia, gli analisti notano che il salto della Russia nel rating è dovuto in particolare al cambiamento del regolamento del Fondo Monetario Internazionale (FMI) sul calcolo di parità dei poteri d'acquisto delle valute mondiali, che ha portato immediatamente ad un aumento del PIL della Russia pari al 40%.
Secondo gli autori del rapporto, l'impatto positivo è dovuto anche alle misure per il miglioramento delle condizioni per fare business, adottate dal governo russo. In particolare, si tratta di riduzione dei dazi all'importazione dopo la recente adesione della Russia all'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). La grande dimensione del mercato è ancora un punto di forza della competitività della Russia, infatti, per questo indice il paese si trova al sesto posto.
Tuttavia, secondo gli autori del rapporto del WEF, l'impatto negativo sulla competitività della Russia hanno esercitato la domanda interna indebolita, le sanzioni anti-russe e l'incertezza sui prezzi del petrolio.
In cima alla lista per la settima volta consecutiva è la Svizzera, seguita da Singapore, mentre gli Stati Uniti sono al terzo posto. La Germania è salita al quarto posto, invece i Paesi Bassi sono scesi al quinto. Nella top 10 della classifica sono entrati anche Giappone, Hong Kong, Finlandia, Svezia e Regno Unito.
Mosca, Ekaterina Rudnik
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