Un agente della polizia stradale di Kaliningrado per quasi dieci anni costringeva le donne ad avere rapporti sessuali con lui contro la loro volontà. L'uomo era sieropositivo e lo sapeva.
Secondo i dati della polizia, negli anni 2005-2014, quando l'uomo lavorava come agente della polizia stradale, spesso si fermava vicino a una donna passante, offrendole il passaggio. Se la potenziale vittima saliva in macchina, l'uomo subito la costringeva a un rapporto sessuale, e in caso di rifiuto bloccava le porte della macchina e andava in un luogo deserto, dove violentava la passeggera.
Dopo lo stupro il poliziotto avvisava le sue vittime che era in servizio e, pertanto, dissuadeva le vittime dal rivolgersi ai tutori dell'ordine.
Fortunatamente, non tutte le donne hanno dato ascolto alle parole del mostro. Dopo aver ricevuto le informazioni operative, la polizia ha scoperto che l'auto era di proprietà di un ormai ex agente della polizia stradale, in precedenza licenziato perché andato in pensione. Essendo venuto a conoscenza di essere l'oggetto d'interessamento da parte della polizia investigativa, l'uomo si è fatto l'uccel del bosco. Allora gli investigatori l'hanno messo sotto sorveglianza, dopodiché è stato arrestato in un appartamento in affitto.
Il fermato ha completamento negato la sua colpevolezza, ha rifiutato le prove testimoniali e la visita medica. Nel corso degli ulteriori indagini si è saputo che il detenuto è sieropositivo già dal 2001 ed è stato preavvisato della responsabilità penale per contaminazione deliberata di un altro.
Le forze dell'ordine, con l'aiuto dei mass media locali, sono riuscite a convincere le vittime del maniaco a rivolgersi a un centro medico. Di conseguenza, il numero delle vittime del maniaco, portatore di AIDS, è cresciuto fino a 13. Un caso simile di recente si è verificato anche in Italia. L'inchiesta è ancora in corso.
Kaliningrado, Zoja Oskolkova
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