Gli esattori minacciano una famiglia di debitori, terrorizzandola con telefonate notturne, minacce di buttare acido in faccia e messaggi contenenti insulti. Secondo le vittime degli abusi, le rate vengono pagate regolarmente, ma queste rassicurazioni non influiscono minimamente sui riscossori, che continuano a tormentare la famiglia.
La pensionata Ljudmila Vinogradova aveva deciso di rivolgersi ad un'organizzazione che eroga servizi microfinanziari per ottenere un prestito. Solitamente queste agenzie concedono piccole somme a tassi di interesse molto alti. Per il richiedente è sufficiente presentare solo il passaporto, poiché non viene richiesta, come invece accade nelle banche, la dichiarazione dei redditi.
La donna ha avuto un prestito con un tasso annuale del 157,5% e per sei mesi ha pagato diligentemente le somme richieste. Dopo il primo ritardo hanno cominciato ad attaccare la famiglia di Ljudmila. La porta di ingresso dell'appartamento è stata riempita di scritte offensive, mentre all'ingresso del palazzo sono stati appesi cartelli nei quali i debitori che per una volta si erano permessi un ritardo sul pagamento venivano chiamati topi di fogna. Inoltre, sul cellulare hanno cominciato ad arrivare SMS con minacce di buttare acido in faccia alla donna la cui nipote, fra l'altro, ha ricevuto minacce di essere violentata.
Presso l'organizzazione dove Ljudmila aveva ottenuto il prestito le hanno detto che della questione si occupavano ormai gli esattori, e le hanno consigliato di saldare il debito al più presto. Nemmeno rivolgersi alle forze dell'ordine ha cambiato le cose, dato che il commissario di zona ha ignorato le richieste della donna.
In Russia, due o tre anni fa, era stata messa in discussione la legittimità dell'attività dei riscossori di debiti. Questi fino a poco tempo fa hanno lavorato al di fuori dell'ambito legale e il loro operato non era regolarizzato da legge alcuna. A causa di ciò questi esattori hanno adottato sistemi criminali per ottenere il pagamento dei debiti. La situazione ora sta cambiando velocemente, anche perché il Consiglio nazionale presso il Presidente della Federazione Russa ha approvato l'introduzione nelle università di corsi preparatori a questa professione. Le autorità ritengono che la legalizzazione di questa attività permetterà di mettere al sicuro i debitori dai metodi brutali di riscossione del denaro a cui finora sono ricorsi esattori non professionisti. D'altronde, come dimostra la storia di Ljudmila, i riscossori russi sono ancora molto lontani dall'avere un comportamento civile nei confronti dei beneficiari di un prestito.
Regione di Sverdlovsk, Maxim Borodin , Alexander Salivanchuk, Chiara Caccialanza
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