Investigatori israeliani hanno smascheraato una rete dei tour operator locali, accusati di accordi di cartello per fissare i prezzi di viaggi nel campo di concentramento di Auschwitz (Polonia) per le gite scolastiche israeliane.
Si tratterebbe di almeno 6 agenzie turistiche israeliane vincitrici di gara di appalto pubblico per viaggi della memoria di Shoah organizzati di ragazzi israeliani. Lo scopo dell'accordo di cartello era quello di eliminare la concorrenza, dividendo il paese in zone, dove operava una sola agenzia turistica vincitrice dell'appalto. I prezzi venivano poi artificialmente gonfiati e uniformati cosicché al Ministero della Pubblica Istruzione israeliano, l'ente promotore della gara d'appalto, venivano presentati i capitolati quasi identici.
In Israele la visita nel campo di concentramento di Aushwitz fa parte del percorso scolastico ed è inserita nel CV dello studente. A causa dei prezzi gonfiati il costo del viaggio per un partecipante poteva arrivare a qualche migliaio di shekel (1,000 shekel equivalgono a 230 euro), difatti escludendo dalle gite formative gli studenti a basso reddito o provenienti dalle famiglie con difficoltà finanziarie.
Una delle 9 persone arrestate è accusata anche di corruzione.
Tel Aviv-Roma, Vsevolod Gnetii
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